Nell’ambito del dibattito sulla semplificazione del sistema di controllo in agricoltura biologica ed in particolare sulla gestione informatica dei PAP (Piani Annuali di Produzione), in seno al tavolo tecnico ministeriale sul Sistema Informatico del Biologico (SIB) avviato lo scorso anno, si registrano difficoltà da parte delle aziende nel rispettare le scadenze.
Molte, infatti, delle aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica hanno anche una produzione convenzionale e molte sono quelle che stanno entrando nel sistema (SIB) e si ritrovano a dover inserire le stesse informazioni su sistemi informatici diversi, con evidente inutile aggravio burocratico.
La strada verso una semplificazione del sistema è ancora lunga.
Per far fronte a tali problematiche, Confagricoltura ha chiesto al Mipaaft che il Piano Annuale di Produzione, su cui si basa gran parte dell’attività del Sistema informatico del biologico e del sistema privato di tracciabilità che gli organismi di controllo hanno messo in atto, sia sostituito dal Piano Colturale Aziendale (o Piano di coltivazione, già parte del fascicolo unico) così come avviene già per le altre produzioni agricole ed animali.
Come più volte segnalato, redigere il PAP entro il 31 gennaio infatti non ha alcun senso dal punto di vista della normale produzione agricola, tant’è che si rende sempre necessaria la presentazione di aggiornamenti nel corso dell’anno, man mano che il Piano Colturale assume la fisionomia definitiva.
Per questo motivo Confagricoltura ha chiesto quantomeno di allineare la data di presentazione del PAP con la presentazione dei piani colturali e cioè al 15 maggio p.v., prorogando la scadenza del 31 gennaio 2019. Contestualmente – visti i numerosi problemi riscontrati – Confagricoltura ha chiesto la convocazione del tavolo tecnico per la revisione del SIB.