Una tradizione che arriva da lontano, nata in Catalogna nel 1923, e fatta propria dall’UNESCO che nel 1995 ha promulgato ogni 23 aprile la giornata mondiale del libro. L’Italia è tra i paesi con il più basso tasso di lettura di libri ma, e bene ricordarlo, la crescita di una nazione è strettamente legata al livello di cultura dei propri cittadini.
Anche Papa Francesco, tramite la Segreteria di Stato Vaticana, ha inviato una lettera al presidente del Centro per il libro e la lettura, Romano Montroni, in cui auspica che «tale circostanza possa costituire l’occasione per una più piena presa di coscienza sul significato che il libro, e più in generale la lettura, riveste per la costruzione di un mondo e di una società più giusta e fraterna».