È arrivata il 26 maggio scorso a Manfredonia a bordo della sua bicicletta per partecipare alla terza edizione de “Le Parole Ritrovate”. Mila Brollo, operatrice del servizio pubblico del Friuli, ha scelto la Capitanata come tappa simbolica del giro dell’Italia in cui è impegnata per promuovere la biciterapia e sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi di informazione sui temi della salute mentale.
Occasione propizia è stata l’iniziativa nazionale “Le Parole Ritrovate”, movimento nato per dar voce alle persone con problemi di salute mentale che, spesso, vengono discriminate perdendo lavoro, affetti, rete amicale e ruolo sociale.
L’evento è stato organizzato dal responsabile del Centro Alda Merini – Associazione Psychè di Manfredonia Michele Grossi (con il supporto della educatrice Vittoria Del Grosso) con lo scopo proprio di dare l’opportunità di raccontare la propria storia di recupero a quanti hanno ripreso in mano la loro esistenza con il supporto degli operatori, dei familiari, dei volontari, delle associazioni e dei cittadini attivi.
Al raduno hanno preso parte rappresentanti di diverse regioni italiane oltre a 200 persone provenienti dalle altre province pugliesi e da numerosi comuni della Capitanata: Troia, San Severo, Lucera, Celenza Valfortore, Panni, Accadia, ma anche Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo, Zapponeta, Trinitapoli, Foggia.
Presenti anche gli assessorati alle politiche sociali della Provincia Autonoma di Trento, di Manfredonia e di Monte Sant’Angelo.
Una manifestazione dinamica che ha visto i partecipanti spostarsi da Manfredonia all’Oasi Lago Salso, percorso durante il quale ai partecipanti si sono aggiunti il gruppo UISP comitato territoriale di Manfredonia e la FIAB Cicloamici di Foggia.
Protagoniste sono state le persone che hanno raccontato la loro storia di guarigione, ripresa e riappropriazione della propria esistenza, donando messaggi di speranza a chi ancora vive la malattia mentale. Alcuni servizi, come REMS, Centri Diurni e CRAP hanno seguito i lavori per comprendere ed avvicinarsi al modello del Fareassieme, sperimentato dal Centro di Salute mentale di Manfredonia. Questo modello si traduce in un’operatività condivisa tra operatori dei servizi e UFE (Utenti, Familiari, Esperti) che collaborano insieme integrando il sapere professionale con il sapere esperienziale per fornire una risposta più efficace ai bisogni della persona, sempre più molteplici e variegati.
Per l’occasione l’Oasi Lago Salso è stata animata dal mercatino con i lavori artigianali esposti dalle diverse realtà associative e dalla realizzazione di una estemporanea di pittura.
I partecipanti hanno potuto passeggiare sul tandem dell’abbraccio, biciclette speciali che consentono di pedalare con ragazzi con disabilità, osservare le cicogne e altri volatili che hanno nidificato grazie a postazioni fisse dotate di binocoli ed effettuare escursioni guidate nelle zone umide di importanza naturalistica.