Panico, sgomento, paura e danni, questi i soliti sentimenti dei malcapitati. Ancora una volta, a distanza di giusto 30 giorni dall’incendio del negozio automatico H2o di Cibelli, la scorsa notte è toccato al negozio Night and Day di Francesco Catucci.
Verso le ore tre del mattino ignoti, con la solita tecnica piromane, hanno distrutto l’attività di un altro giovane imprenditore appiccando il fuoco all’immobile di Via dei Mille.
Tanti sacrifici, tanto lavoro, impegni economici presi con le banche per portare avanti modeste attività che certamente non arricchiscono, ma servono solo per cercare di lavorare con onestà e dignità per vivere. E’ quanto raccontano i titolari dei cinque negozi sui dieci esistenti già vittime di questi attentati incendiari.
Un fenomeno alquanto strano quello che sta colpendo queste attività, ma a questo punto non vi è alcun dubbio che esista un unico filo conduttore che lega gli incendi. Gli stessi imprenditori, che hanno dichiarato di non aver mai avuto alcun tipo di richiesta, non riescono a darsi pace su quanto sta avvenendo.
Al momento ogni pista sarà sicuramente vagliata dalle forze dell’ordine ma l’ipotesi più plausibile, visto che non si può più parlare di episodi di “semplice” bullismo, sembrerebbe essere quella di una vera e propria guerra commerciale fuori dalle regole del vivere civile.