Il 3 Luglio u.s. la Senatrice Gisella Naturale, di Torremaggiore, passa dalla Commissione Bilancio alla Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato.
Scrive soddisfatta la Senatrice: “Ho voluto fortemente questo spostamento affinché la Provincia di Foggia non rimanesse fuori dalla Commissione Agricoltura, settore prevalente dell’economia del nostro territorio.
L’agricoltura sana e di qualità rappresenta l’obiettivo principe per noi della Daunia e per il M5S. Sappiamo quali rischi corriamo con l’invasione di prodotti agricoli esteri, talvolta spacciati per ‘provenienti dall’Italia’ con lo scopo di aprirsi ad un mercato proiettato alla dieta mediterranea seguendo la produzione convenzionale dai bassi costi e dalla qualità scadente, tranquillizzando con il marchio artificioso di casa nostra”. Precisa che “siamo per la solidarietà economica verso Nazioni con cultura e clima a noi vicini, ma non trascuriamo la qualità e la varietà dei nostri prodotti, ancor meno predisposti al sacrificio di regioni già abbastanza povere rispetto alla media europea”.
E dopo aver espresso il suo pensiero su un campo molto importante della circolazione dei prodotti agricoli, prosegue con un elenco di argomenti ed incontri già affrontati dalla Commissione di appartenenza, “dal quel giorno l’impegno della Commissione a cui appartengo è stato incessante. Dopo la presentazione delle linee programmatiche disposte dal presidente di Commissione, Gian Marco Centinaio, si sono svolte diverse audizioni di associazioni e cooperative del comparto agricolo e agroalimentare per individuare problematiche comuni ed oggettive, in maniera da produrre quei cambiamenti che si aspettano da anni, a partire dalla sburocratizzazione del settore; riforma di Agea e pagamento tempestivo delle erogazioni; riconoscibilità dei prodotti ‘Made in Italy’ e tracciabilità completa in etichettatura; controlli efficaci (anche con uso delle nuove tecnologie); lotta serrata alle agromafie; istituzione delle commissioni uniche nazionali (CUN) estese al grano duro ed altri prodotti per stabilire prezzi minimi; arginare il dominio dell’industria alimentare e della grande distribuzione sui produttori agricoli; maggiore attenzione alla nostra agricoltura in sede PAC; tracciabilità delle materie prime in etichettatura degli alimenti, difesa del Made in Italy”. Un bel da fare, non c’è che dire!
Ed infine, la senatrice, allarga il suo impegno alla “salubrità ambientale, la salvaguardia dei siti naturalistici, la protezione del Paesaggio, la promozione della biodiversità e della bellezza, materie che proteggono e favoriscono non solo una buona qualità della vita per chi vive stabilmente qui, ma che renderanno il nostro territorio un luogo di ancor maggiore attrazione per il turismo nazionale ed internazionale”. Auguri, ne ha davvero bisogno.