Criticità aziendali: la Direzione ASL risponde

Che le criticità in sanità legate agli organici siano molteplici è un dato di fatto che noi, per primi, abbiamo segnalato in più sedi. Che si strumentalizzino fenomeni di portata nazionale quali la carenza di personale (in tutta Italia mancano 16.000 specialisti di cui 4.000 anestesisti) e l’oggettivo affanno dei Pronto Soccorso (basti leggere l’articolo pubblicato in data odierna su “la Repubblica” dal titolo “Pronto Soccorso, l’Italia del caos”), è un atteggiamento da stigmatizzare. L’affermare, infine, che per eseguire una densitometria ossea e una risonanza magnetica in provincia di Foggia bisogna attendere uno o addirittura due anni, denota una totale mancanza di informazione che rischia di alimentare pericolosi, ingiustificati e inaccettabili allarmismi”. Così il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla commenta la presa di posizione dei sindacati confederali provinciali.

In merito ai Punti di Primo Intervento, l’Azienda ribadisce quanto affermato più volte: non è mai stata intenzione della Regione Puglia, né della Direzione Aziendale, chiudere i PPIT.

Si tratta di una riorganizzazione in base alla quale i Punti di Primo Intervento vengono integrati nella rete dell’Emergenza Urgenza 118. Questo, per assicurare un migliore coordinamento di tutte le attività essenziali e garantire un livello di assistenza superiore, adeguata agli standard nazionali.

Le criticità oggettive, relative ai Pronto Soccorso e alle sale operatorie, sono dovute ad una difficoltà generale di reclutamento di specialisti collegabile, a sua volta, alla erronea programmazione delle specializzazioni universitarie. Una situazione che oggi paga l’intero Sistema Sanitario Nazionale, certamente non solo la provincia di Foggia.

Assolutamente prive di veridicità e riscontro oggettivo, infine, le affermazioni fatte dalle sigle sindacali relativamente alle liste d’attesa per l’effettuazione di risonanza magnetica e densitometria ossea (MOC) presso i servizi della ASL Foggia.

Basta chiamare il numero verde del CUP provinciale, l’800466222, e verificare la prima data disponibile per tali prestazioni.

La simulazione di prenotazione effettuata dalla Direzione Generale in data odierna, 01/08/2018, alle ore 10,00, ha prodotto i risultati di seguito elencati.

Per la MOC, l’esame è risultato effettuabile già in mattinata, alle ore 11,00, a Cerignola. Seconda data disponibile, il 2/08/2018, sempre a Cerignola.

Per quanto concerne la Risonanza Magnetica, la simulazione ha riguardato due tra le tipologie più richieste. Per la Lombo-sacrale senza mezzo di contrasto la prima data utile è il 21/08/2018 a San Marco in Lamis; con mezzo di contrasto il 26 /11/2018 a Cerignola. Per la Risonanza Magnetica al Cervello e tronco-encefalico, con mezzo di contrasto, la prima data disponibile è il 12/10/2018 a San Severo.

Una criticità oggettiva riguarda l’effettuazione di mammografie per le quali la prima data utile, ad oggi, è il 29/05/2019 a Manfredonia. È bene chiarire, però, che la data si riferisce alle adesioni spontanee. La ASL, tuttavia, per attuare una prevenzione efficace attraverso la diagnosi precoce dei tumori della mammella ha avviato, da gennaio 2017, il programma di screening invitando tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni ad effettuare una mammografia gratuita presso uno dei Centri di Senologia aziendali (presenti a Foggia, Cerignola, San Severo e Manfredonia).

Gli screening servono a individuare le persone che potrebbero avere la malattia, quando essa non dà ancora sintomi. È proprio attraverso la diagnosi precoce che si aumentano notevolmente le possibilità di guarigione e si garantiscono cure tempestive, meno invasive e più efficaci.

Il Ministero della Salute assegna priorità alle campagne di screening tanto è vero che valuta le performances delle Aziende Sanitarie relative alla prevenzione del carcinoma della mammella proprio sulle attività di screening.

In ogni caso, la Direzione, per implementare le dotazioni strumentali e tecnologiche aziendali, ha già programmato l’acquisto di tre mammografi e di una postazione mobile per i comuni più disagiati.