La terribile gelata di fine febbraio che ha totalmente distrutto le produzioni olivicole del sud Foggiano e nord Barese è stata un evento di una tale portata, per violenza ed estensione, da non trovare alcun riscontro tra le calamità naturali degli ultimi trent’anni.
Fronte di questo evento straordinario ed inimmaginabile si sono naturalmente attivate le parti agricole segnalando l’enorme entità dei danni subiti agli organi regionali preposti, al fine di poter accedere alle misure di sostegno previste dalla Legge 102/2004.
Le operazioni di sopralluogo e valutazione immediatamente predisposte non hanno potuto che confermare l’entità di un disastro di tutta evidenza.
Sappiamo che la Regione Puglia ha trasferito con delibera di Giunta Regionale al MIPAAF tutta la documentazione prevista, ma, ciononostante, ad oggi, registriamo la bocciatura da parte dell’Ufficio legislativo della Presidenza della Repubblica della richiesta avanzata dal Ministero.
Immaginare di poter stabilire adesso a chi attribuire le responsabilità di questa vergognosa vicenda è cosa prematura e soprattutto inutile.
Quello che adesso ci preme veramente è sollecitare tutte le forze sociali e produttive a fare quadrato per cercare di recuperare una situazione assolutamente paradossale.
Ed a questo proposito, Confagricoltura Foggia rivolge il proprio pensiero e la propria preoccupazione anche nei confronti degli operai agricoli operanti in quei territori, che, alla luce di quanto successo e dell’inevitabile calo dell’occupazione a seguito degli eventi calamitosi, rischiano di perdere, oltre alle giornate lavorative, anche la possibilità di accedere a tutta una serie di prestazioni previdenziali, che, in mancanza di un numero congruo di giornate agricole effettuate, potrebbero non essere erogate.
Un danno quindi che, oltre che sugli agricoltori per la perdita di reddito, potrebbe riverberarsi anche sui lavoratori.
Se così fosse si tratterebbe di un vero e proprio disastro sociale.
Confagricoltura Foggia nell’evidenziare i termini di una questione così importante per l’intera economia del territorio, chiama a raccolta tutte le espressioni sociali, politiche ed economiche dell’intera Provincia perché si riesca, tutti insieme, a scongiurare questa evidente ingiustizia.