Lo spirito unitario che ha connotato l’elezione di Maurizio Landini alla guida del più grande sindacato italiano è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della capacità della CGIL di saper interpretare lo spirito del tempo. Anche richiamandosi ai principi elaboratori ed ai valori affermati da Giuseppe Di Vittorio.
Visto da Cerignola, il congresso nazionale di Bari ha avuto il merito di riaffermare la centralità della ‘questione meridionale’, intesa come necessità di un progetto di sviluppo sostenibile fondato sul lavoro e non sull’assistenzialismo fine a se stesso, e di evidenziare l’attualità di temi, penso alla relazione tra lavoro e innovazione dei processi produttivi, che già Di Vittorio poneva nella stesura del Piano del Lavoro.
Temi che a Cerignola sono oggetto di confronto e dibattito grazie alla sinergia culturale tra Amministrazione comunale e associazione Casa Di Vittorio, i cui risultati sono stati apprezzati dalla segretaria uscente Susanna Camusso in occasione della partecipazione agli eventi organizzati lo scorso 3 novembre per commemorare i 60 dalla scomparsa di ‘Peppino nostro’.
Da vice sindaco avrei davvero piacere di mostrare a Maurizio Landini il risultato dell’opera di restauro del murale dedicato a Giuseppe Di Vittorio e ai lavoratori, e di visitare insieme i luoghi in cui il fondatore della Confederazione Generale Italiana del Lavoro si affermò leader sindacale e politico.
Sarà mia cura formalizzare l’invito al neo segretario generale della CGIL con la speranza che sia accolto e si possa organizzare, magari il prossimo 3 novembre, un grande evento dedicato al lavoro.