La Tavola rotonda all’Ambasciata d’Italia a Berlino per fare il punto sulla competitività dell’ortofrutticoltura tricolore
“L’ortofrutta è una ricchezza nazionale da valorizzare, che può e deve crescere di più, consolidandosi sui mercati esteri, grazie all’innovazione. Va decisamente superato anche il deficit logistico e infrastrutturale che penalizza le nostre imprese”. Lo ha ricordato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo alla tavola rotonda “L’innovazione parla italiano: il settore dell’ortofrutta nel contesto globale” organizzata a Berlino dall’Ambasciata d’Italia in Germania, con Confagricoltura e Fruitimprese.
In Ambasciata Confagricoltura ha analizzato la competitività del comparto dell’ortofrutta italiana nell’attuale fase di cambiamenti strutturali a partire dall’innovazione varietale e tecnologica per arrivare alla logistica. Dopo il saluto di S.E. Luigi Mattiolo, Ambasciatore d’Italia a Berlino, sono intervenuti Alessandra Pesce, sottosegretario di Stato ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Marco Salvi, presidente Fruitimprese, Piergoffredo Ronchi, direttore Italia, Fiera di Berlino, Patrizio Neri, presidente e AD Jingold Spa e Emanuele Gatti, presidente Camera di Commercio Italiana per la Germania.
“Dobbiamo impegnarci su due fronti aperti – ha sottolineato Giansanti – quello dell’innovazione e quello della competitività delle imprese, che passa indissolubilmente dalla logistica: il fatto è che l’agroalimentare italiano non dispone ancora di un sistema moderno efficiente per trasportare la propria merce”. Per il presidente di Confagricoltura l’innovazione incentiva e genera la ricchezza di un settore, ma occorre investire nella modernizzazione delle infrastrutture e nella diffusione delle più avanzate tecnologie per rendere le imprese agricole più competitive, aumentandone la produttività e riducendone i costi di produzione.
Dopo aver ricordato gli accordi recentemente siglati con Netafim e Top Con, con l’obiettivo di favorire innovazione e sostenibilità, Giansanti ha continuato ad insistere sulla competitività: “Gli imprenditori agricoli sono motore dello sviluppo economico del territorio in cui operano. Valuteremo – ha concluso – anche l’opportunità di incorporare nelle filiere la nuova tecnologia blockchain che consente, con l’ausilio delle piattaforme informatiche avanzate, una completa tracciabilità dei prodotti e dei processi produttivi garantendo un controllo continuo sulla qualità e la valorizzazione di tutte le fasi “dalla terra alla tavola”.”