Schiavone: urge provvedimento del Governo per sbloccare la situazione
La certificazione antimafia per tutti gli agricoltori che devono percepire premi comunitari superiori a 25 mila euro sta bloccando il pagamento degli aiuti a numerose aziende della nostra provincia.
Senza certificazione, nessun premio o aiuto al reddito può essere erogato dagli enti pagatori, peraltro sempre in cronico ritardo, in assenza di riscontro da parte delle Prefetture che dovranno emettere il documento che certifica l’estraneità all’associazione a delinquere di stampo mafioso per le aziende interessate.
«La norma da noi fortemente contrastata – sottolinea Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia– ed i ritardi burocratici stanno creando grosse difficoltà alle nostre aziende che da mesi attendono invano il pagamento degli aiuti loro spettanti, oltre ad aver creato un inaccettabile differente trattamento tra agricoltori che hanno percepito l’aiuto senza l’antimafia, ed altri che dovranno attendere tempi lunghi per la produzione di tale documento. Far slittare di qualche mese la riscossione di questi premi alle aziende, per cause a loro non imputabili è davvero difficile da far digerire – spiega ancora Schiavone –. Le aziende hanno programmato i loro impegni di spesa su questi pagamenti e sui tempi di riscossione, pertanto ogni giorno di ritardo, a causa di una burocrazia che ignora le esigenze del mondo agricolo, rischia di creare enormi disagi. In tal senso abbiamo già interessato il nostro Presidente nazionale Giansanti, affinché si faccia pressione sul Governo per la rapida adozione di un provvedimento capace di sbloccare la situazione e consenta l’immediato pagamento degli aiuti”.