La notte del 2 marzo u.s., personale del Commissariato di Cerignola interveniva presso l’abitazione di un 52enne cerignolano a seguito di patito danneggiamento della sua abitazione dovuto all’esplosione di un ordigno rudimentale.
L’uomo, in sede di denuncia, dichiarava che l’unica persona con la quale aveva problemi da tempo era una donna di 53 anni, con la quale circa un anno prima aveva intrapreso una relazione sentimentale e che lui aveva deciso di non frequentare più a causa della gelosia ossessiva della stessa.
La donna, in particolare, per indurlo a continuare la relazione, gli inviava numerosi messaggi, anche minatori, sulla piattaforma Whatsapp, in una circostanza gli inviava anche la foto di una pistola, presentandosi, spesso, nel capannone in cui lo stesso esercita l’attività lavorativa.
Nei giorni scorsi, la donna si era presentata sul posto di lavoro chiedendogli se sarebbe stato disposto ad uscire con lei quella sera; al rifiuto dell’uomo, la stessa lo minacciava dicendogli che gli avrebbe fatto del male. Appena si allontanava, l’uomo incominciava a ricevere numerose telefonare anonime, circa 165 in totale, e nella notte veniva svegliato da un boato ed accertava che qualcuno aveva posizionato un ordigno rudimentale nel foro di areazione del bagno della sua abitazione.
L’uomo, sempre in sede di denuncia dichiarava inoltre che alcune sere fa nel rientrare presso la propria abitazione aveva trovato della colla nella serratura e, per entrare, era stato costretto a romperla.
Rintracciata la donna e identificata per G.S. di Cerignola, veniva sottoposta a perquisizione personale nel corso della quale si rinvenivano tre proiettili uno calibro 38 special e due calibro 380 auto che la donna tentava di occultare nella tasca del giubbotto indossato; veniva sottoposta a perquisizione anche l’auto, rintracciata in un parcheggio nei pressi del Commissariato, nella quale si rinvenivano 3 ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale con accensione a miccia, del peso singolare di grammi 156, una cartuccia di silicone, un tubetto di colla ed un coltello a serramanico con lama della lunghezza di cm 11 e manico in legno. Inoltre, la perquisizione presso l’abitazione della donna consentiva di rinvenire altri cinque proiettili uno calibro 38 special, uno proiettile calibro 45, due calibro 380 auto ed uno calibro 7.65, nonché una cartuccia per fucile da caccia calibro 12 .
Pertanto, la donna veniva tratta in arresto nella flagranza del reato di atti persecutori e denunciata per detenzione abusiva di materiale esplodente e munizioni e per porto ingiustificato di arma da taglio ed associata alla Casa Circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.