“L’esperienza avviata dalla ASL Foggia in Capitanata in termini di promozione della salute nei luoghi di lavoro rappresenta una sperimentazione pilota per l’intera regione. Servirà a creare un modello di governance regionale che coinvolgerà le altre Aziende Sanitarie per estendersi alle realtà socio-economiche presenti in Puglia”.
Lo ha affermato Antonio Tommasi, dirigente del Servizio di Promozione Salute e Sicurezza sul Lavoro della Regione Puglia, nel corso del convegno “La promozione della salute nei luoghi di lavoro, lo stato dell’arte della rete WHP in Italia, l’esperienza nella provincia e il progetto della ASL Foggia”, organizzato dal Dipartimento di Prevenzione.
La ASL Foggia, prima in Puglia, ha inserito nei propri atti di pianificazione aziendale il Workplace Health Promotion (WHP), una nuova “filosofia” che vede i luoghi di lavoro come contesti di grande interesse per la promozione della salute. Qui, infatti, le persone vi trascorrono la maggior parte del proprio tempo, spesso in presenza di forti dinamiche relazionali.
Il concetto di promozione della salute nei contesti occupazionali presuppone che un’azienda non solo attui tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali, ma si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche.
Di qui l’approccio aziendale innovativo che mira ad andare oltre gli slogan e punta ad avviare un processo fatto di “buone pratiche”.
È con questo obiettivo che la Direzione della ASL ha recentemente avviato una sperimentazione pilota, in convenzione con l’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, finalizzata all’adozione di buone pratiche in materia di salute tra i propri operatori.
“La ASL Foggia in questi anni – ha spiegato il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – ha recuperato, seppure a macchia di leopardo, molti gap storici. Le attività avviate nell’ambito del benessere organizzativo e della promozione della salute nei luoghi di lavoro sono uno dei passi in avanti che abbiamo fatto. C’è ancora tanto da fare, soprattutto nel campo del reclutamento delle risorse umane. Attività si cui siamo impegnati incessantemente. È doveroso, però, preoccuparci, contestualmente, di migliorare il clima aziendale in cui i nostri operatori lavorano per valorizzare il rapporto tra Azienda e persone. Se le persone lavorano bene, in un clima gradevole e coinvolgente, allora si relazioneranno in modo positivo con l’utenza, e l’utenza, a sua volta, farà lo stesso con gli operatori. Si innescherà, in tal modo, un circolo virtuoso da cui tutti potranno trovare giovamento”.
Nel corso del convegno, i cui lavori sono stati coordinati dal Direttore Sanitario della ASL Foggia Antonio Nigri, dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione Luigi Urbano e da Salvatore Zaffina dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, sono stati presentati anche i progetti già avviati con successo presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, lo stabilimento Barilla e la FPT Industrial (ex SOFIM) di Foggia.
Le sperimentazioni, facendo seguito a politiche aziendali di maggiore attenzione agli stili di vita e alla conciliazione vita-lavoro, hanno riguardato interventi rieducativi sulla “sana alimentazione”, progetti finalizzati alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e di approfondimento psicologico, somministrazione di alimenti sani e market bio presso i Punti Ristoro aziendali. E, ancora, iniziative di promozione dell’attività fisica e del movimento come l’utilizzo di biciclette appositamente acquistate e messe a disposizione dei dipendenti. Ulteriore novità è il walking: i dipendenti sono stati dotati di contapassi collegati a un’app realizzata dall’azienda attraverso la quale sfidarsi a “colpi” di passi e calorie perse.