La Regione Puglia ha rispettato per la prima volta nella sua storia, nel 2019, il tetto della spesa farmaceutica convenzionata.
La spesa convenzionata riguarda i farmaci prescritti dai medici di medicina generale e acquistati dai cittadini nelle farmacie.
Il dato è stato reso noto dall’Aifa – Agenzia italiana del farmaco, nel report di monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale.
“Questi dati – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – ottenuti grazie alla collaborazione di medici e cittadini, ci fanno ben sperare nel raggiungimento di tutti i target per l’uscita dal piano operativo, in modo da poter avviare investimenti consistenti per il potenziamento della sanità pugliese a tutti i livelli”.
Il risultato – spiegano il direttore del dipartimento Politiche della Salute Vito Montanaro e i dirigenti regionali Vito Bavaro e Paolo Stella –si registra per il periodo gennaio – dicembre 2019, quindi in epoca pre-Covid. In quel periodo la Regione Puglia rispetta per la prima volta il tetto di spesa del 7,96% rispetto al Fondo Sanitario Regionale, arrivando al 7,94%. La spesa complessiva si aggira intorno ai 600 milioni di euro con una spesa di circa 1,2 milioni di euro in meno di quanto fissato dal governo centrale”.
Si ricorda che il tetto nel 2018 era stato superato di circa 10 milioni di euro, mentre nel 2017 c’era stato uno sforamento di circa 57 milioni di euro.
“La discesa in tre anni fino al raggiungimento dell’obiettivo – spiegano Montanaro, Bavaro e Stella – è il frutto dell’applicazione costante di azioni strategiche per il monitoraggio della spesa e il rispetto dell’appropriatezza prescrittiva”. Il dato della spesa per gli acquisti diretti rimane alto, ma comunque in minor salita rispetto ad altre regioni.