I Carabinieri della Compagnia di Cerignola e gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” e dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, a seguito delle indagini esperite, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, questa notte hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Foggia nei confronti di quattro uomini, tutti di Ascoli Satriano.Si tratta di due fratelli, imprenditori agricoli, il primo classe ‘68 ed il secondo classe ’71, e due figli di quest’ultimo, rispettivamente di 25 e 23 anni, ritenuti responsabili di lesioni personali gravi e pluriaggravate e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
Le indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola e dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Foggia, sotto la costante direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, hanno consentito di ricostruire i fatti: la notte dello scorso 19 marzo si verificò un tentativo di furto presso una azienda agricola in località “Porcelli” dell’agro di Ascoli Satriano, condotta dai due fratelli e dai loro familiari, già vittima, in passato, di diversi furti perpetrati da ignoti. La sera precedente, i quattro agricoltori, avuto sentore della presenza di alcuni individui nascosti nei pressi dell’azienda e pronti a derubarli, senza allertare alcuna forza di polizia, si organizzarono con delle ronde armate, appostandosi in attesa che gli ignoti ladri entrassero in azione. Quando questi ultimi scavalcarono il muro di cinta dell’azienda, i quattro li raggiunsero all’esterno, su una strada limitrofa, mettendoli in fuga, per poi inseguirli. Speronarono il pick-up con cui i malviventi si erano dati alla fuga e li aggredirono con violente percosse, sparando verso di loro numerosi colpi di fucile e di pistola, che colpirono, ferendolo ad un piede, uno dei fuggitivi, e danneggiarono le ruote ed i vetri del veicolo usato per la fuga. L’uomo ferito, foggiano di 25 anni già noto alle forze dell’ordine, la notte del 19 marzo, presso il pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, sentito da personale della Squadra Mobile di Foggia, aveva riferito versioni evidentemente false che vennero sconfessate quella stessa mattina, quando i Carabinieri di Ascoli Satriano trovarono nei pressi della citata azienda agricola un’automobile noleggiata ed un carro-gru, quest’ultimo rubato a Lucera, ed utilizzati per il tentato furto, con evidenti danneggiamenti dovuti ad esplosione di colpi di arma da fuoco e con all’interno copiose tracce di sangue.
Dalle indagini e dagli accertamenti tecnici, svolti nelle immediatezze, è emerso che i quattro indagati si erano premurati di nascondere un disturbatore di frequenze (jammer) in uso ai ladri, avevano nascosto il fuoristrada usato da loro stessi per l’inseguimento e lo speronamento dei malviventi, avevano cercato di recuperare tutte le cartucce esplose per evitare che le stesse fossero rinvenute dalle forze di polizia, avevano provveduto a far cancellare i filmati del sistema di videosorveglianza della loro azienda e, prima di essere sentiti dagli inquirenti, avevano concordato la versione da fornire, decidendo di addossare tutte le responsabilità ad uno solo di loro.
Nei confronti dei quattro indagati sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, che hanno portato il Gip del Tribunale di Foggia ad emettere nei loro confronti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. I quattro sono stati arrestati questa notte e sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Dovranno rispondere di lesioni personali gravi, aggravate dall’uso delle armi e dall’aver commesso il fatto in più persone riunite, e di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.