Illustrate tutte le attività di riorganizzazione dei servizi messe in cantiere tempestivamente per rimodulare gli interventi sul territorio man mano che si manifestano nuovi focolai
La Direzione della ASL Foggia ha partecipato martedì pomeriggio ad una nuova riunione in prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui hanno preso parte anche la Protezione Civile regionale e l’ARESS.
L’incontro, convocato dal prefetto di Foggia d’intesa con la Regione Puglia, fa seguito a quello tenutosi giovedì scorso. All’ordine del giorno i focolai di COVID 19 in provincia di Foggia e, nello specifico, i casi registrati tra i migranti che frequentano l’insediamento di Borgo Mezzanone.
La riunione è stata utile per mettere a punto le strategie da intraprendere a supporto delle azioni già avviate in Capitanata.
La ASL ha illustrato tutte le attività di riorganizzazione dei servizi messe in cantiere per rimodulare tempestivamente gli interventi sul territorio e concentrare tutte le risorse necessarie nei luoghi dove man mano si manifestano nuovi focolai.
Insieme a Regione e Prefettura, inoltre, si stanno valutando le soluzioni più opportune per il reperimento di strutture da destinare ai cittadini stranieri qualora si rendesse necessario il periodo di quarantena.
Intanto, per accelerare la ricostruzione delle catene diagnostiche e le operazioni di isolamento di eventuali contatti stretti, si intende:
- istituire un “drive through” sull’ex Pista, operativo tutti i giorni, per alcune ore predefinite;
- attivare delle unità di isolamento in prossimità della ex Pista per assicurare l’isolamento temporaneo di eventuali casi sospetti e/o dei contatti stretti di casi accertati, in attesa di trasferimento;
- destinare in via esclusiva all’insediamento di Borgo Mezzanone una delle postazioni 118 dedicate all’emergenza COVID e due USCA che avranno il compito anche di effettuare i tamponi;
- prolungare l’attività di medicina di prossimità dell’organizzazione umanitaria INTERSOS e realizzare un sistema integrato di raccolta dati fra gli operatori del Servizio Sanitario pubblico e quelli dell’organizzazione.
In accordo con ARESS e con le associazioni presenti negli insediamenti, la ASL Foggia e il Policlinico di Foggia stanno provvedendo, inoltre, ad arruolare mediatori culturali per facilitare la presa in carico dei pazienti e la tenuta dei rapporti con gli stessi.
Si stanno verificando, infine, le soluzioni migliori per implementare i sistemi di controllo della temperatura corporea:
- presso gli esercizi informali principali dell’ex Pista;
- delle persone che utilizzano gli autobus che collegano Foggia a Borgo Mezzanone ed al Gran Ghetto;
- dei lavoratori impegnati nei campi: compito anche dei datori di lavoro sarà la sistematica misurazione della temperatura dei dipendenti prima del turno lavorativo.
Sono, queste, le ulteriori misure messe in campo in maniera coordinata e sinergica per prevenire e fronteggiare tutte le criticità che si dovessero manifestare.