Saccozzi, CittadinanzaAttiva, scrive al Commissario prefettizio: chiudere tutto.

Egr. dott. Vincenzo Cardellicchio

Commissario prefettizio di Cerignola

Il Covid è una malattia altamente contagiosa e con una letalità superiore a quella dell’influenza soprattutto per le persone anziane e con patologie di una certa gravità. Non essendoci attualmente una terapia mirata, i mezzi di contenimento dell’epidemia come distanziamento sociale, mascherina e frequente lavaggio delle mani sono i soli sistemi di freno della malattia.

In questi giorni la Capitanata e soprattutto Cerignola stanno mostrando inequivocabili segni di aumento dei contagi e dei morti. I numeri segnalati dalla ASL Foggia sono poco significativi, perché in assenza di tracciamento dei contatti, tutti gli asintomatici sono in circolazione con i conseguenti aumenti dell’infezione. 

Poiché la coscienza civica di parte della popolazione è assente con persistenti assembramenti a distanza ravvicinata e senza mascherina, oltre a una cronica carenza di personale per i controlli, l’unico mezzo di contenimento dell’epidemia è la chiusura delle attività e il coprifuoco per almeno quindici giorni.

Ricordo che il sindaco o il Commissario prefettizio in sua vece hanno l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini per cui ritengo che ogni ritardo nella presa di posizione drastica sul lockdown potrebbe essere configurata come cooperazione in epidemia colposa.

Roberto Saccozzi – Coordinatore territoriale di Cittadinanzattiva Cerignola