La “Nota” del vescovo Luigi Renna per le “Celebrazioni Eucaristiche nella solennità del Santo Natale 2020 e sull’Avvento di Fraternità”

Diffusa sabato, 5 dicembre 2020, la “Nota” firmata da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, per le “Celebrazioni Eucaristiche nella solennità del Santo Natale 2020 e sull’Avvento di Fraternità”, indirizzata ai presbiteri e stilata dal Pastore della Chiesa locale sulla scia delle decisioni assunte dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, la cui sintesi evidenzia quanto “sia necessario, in questo periodo in cui si sta cercando, con successo, di contrastare la diffusione del Covid-19”, attenersi “all’orario del cosiddetto ‘coprifuoco’ per le celebrazioni del Santo Natale”.

Per assicurare le condizioni di sicurezza, “ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale”, il vescovo Renna stabilisce che “in ogni parrocchia della Diocesi la S. Messa della notte sia celebrata contemporaneamente alle ore 20”, premurandosi di assicurare che in ogni comunità sia prevista “anche la Santa Messa della vigilia tra le ore 17,30 e le ore 18”. “I testi con i quali celebreremo alle ore 20 – sottolinea il Vescovo – sono quelli della Messa della notte”.

Per evitare strumentalizzazioni, la “Nota” esorta a non lasciarsi coinvolgere da chi “discetta sugli orari delle Messe natalizie, occupando la scena mediatica, culturale e politica”, in quanto – è l’opportuna riflessione del Vescovo – “a noi interessa la fede autentica e la liturgia nella sua verità”: “Anche riguardo a presepi e addobbi in chiesa vi dico: non lasciamoci prendere dalle voci di chi vorrebbe eliminare tutto per una sobrietà che noi già viviamo, anzi che si sta traducendo nella grande opera caritativa che è in atto da mesi”.

Nascono da tali considerazioni i due indirizzi che, quest’anno, in tempo di pandemia, caratterizzeranno in diocesi l’“admirabile signum” natalizio: accanto al “tradizionale ‘Messaggio del Vescovo’”, arricchito dallo “schema di preghiera davanti al presepe, per esortare le famiglie a celebrare la nascita del Signore nelle ‘chiese domestiche’”, l’invito a “vivere l’Avvento di Fraternità durante la novena di Natale, con una raccolta di generi alimentari per le Caritas parrocchiali o per quella diocesana”, affinché “il popolo di Dio senta che non può celebrare la Natività del Salvatore senza segni di carità verso i poveri”.

In occasione della fine dell’anno, “Per il ‘Te Deum’” – è l’esortazione conclusiva di mons. Renna – “ognuno lo celebri la sera del 31 dicembre, ma non succeda assolutamente che si elimino le messe il giorno 1° gennaio nella mattinata. Si può eliminare dove c’è quella delle ore 8,30, ma il 1° giorno dell’anno civile, solennità della Madre di Dio, dalle nostre chiese si deve celebrare l’Eucaristia, fonte di gioia e di speranza”.