Due arresti per droga a Cerignola

Nella mattinata di venerdì 19 febbraio, personale del Commissariato di P.S. di Cerignola, unitamente ad unità cinofile antidroga della Questura di Bari, traeva in arresto R.C. 50enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di diverso tipo e detenzione abusiva di arma comune da sparo, e S.L. 35enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di diverso tipo. In particolare, gli agenti, a seguito di pressante attività di contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, effettuavano una perquisizione domiciliare a carico di R.C. che sortiva esito positivo. Invero, il cane GHISMO, nell’autovettura utilizzata da R.C., segnalava una borsa frigo che risultava contenere oltre 400 grammi di cocaina divisa in diversi pezzi messi sottovuoto, oltre 150 grammi di hashish divisa in diversi pezzi ed una pistola cal.7.65 non risultata compendio di furto ed un bilancino di precisione. Spontaneamente, invece, R.C. consegnava agli agenti operanti circa 2 grammi di marijuana e la somma di euro 75,00. Nel corso della perquisizione, si rinveniva, altresì, un apparecchio per sottovuoto e numerose buste per il confezionamento.

L’uomo veniva tratto in arresto e, come disposto dalla competente A.G., associato alla Casa Circondariale di Foggia a disposizione della competente A.G.. In sede di udienza di convalida, la competente Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto ed applicava a R.C. la misura cautelare degli arresti domiciliari. Dalla cocaina in sequestro avrebbero potuto ricavarsi quasi 2300 dosi e  dall’hashish oltre 1600 dosi.

Nella stessa mattinata, il predetto personale si recava presso l’abitazione di S.P. per effettuare una perquisizione per la ricerca di sostanze stupefacenti. S.P. tardava ad aprire la porta dell’abitazione e, allorquando si determinava a farlo, si presentava in accappatoio che presentava tracce di sangue, rinvenute anche sulle sue mani. Questa circostanza insospettiva gli agenti che, effettuando accuratamente la perquisizione, nella tavernetta dell’abitazione notavano, su un muro a ridosso di un tubo di scarico con relativo coperchio, tracce di sangue; inoltre, il cane Amira segnalava in maniera insistente proprio in direzione del citato tubo. Pertanto, si procedeva, quindi, alla rottura del tubo dove, all’interno, si rinvenivano tre involucri in cellophane, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo lordo di grammi 330. Nel corso della perquisizione, si rinvenivano, altresì, circa tre grammi di hashish ed 1,5 grammi di marijuana. S.P. veniva tratto in arresto e, come disposto dalla competente A.G., associato alla Casa Circondariale di Foggia. In sede di udienza di convalida, la competente Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto e disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Dalla cocaina sequestrata avrebbero potuto ricavarsi oltre 1600 dosi.