Servizi ad alto impatto. Arrestate tre persone

Proseguono i servizi ad alto impatto a Cerignola, dove nei giorni scorsi i Carabinieri della locale Compagnia hanno identificato circa 530 persone e controllato oltre 360 veicoli. Alle attività di controllo hanno preso parte anche i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, che hanno perlustrato le vaste aree rurali della città per contrastare i reati predatori, e i carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo di Vibo Valentia, che hanno monitorato i quartieri più sensibili della città.

Durante un posto di controllo, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Cerignola hanno controllato una autovettura condotta da un 45enne proveniente da un comune della provincia BAT, già noto alle forze dell’ordine, con a bordo la moglie, incensurata, ed il figlio minorenne. Insospettiti dall’atteggiamento nervoso mostrato dei coniugi durante il controllo, i militari hanno proceduto dapprima all’ispezione del veicolo nonché alla perquisizione personale dei coniugi, che ha permesso di rinvenire, all’interno dello slip indossato dalla donna, un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi. I due sono stati pertanto dichiarati in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e, dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Gli accertamenti svolti dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia hanno permesso di appurare che dalla sostanza sequestrata si sarebbero potute ricavare orientativamente 1002 dosi medie droganti. Dopo la convalida dell’arresto, il gip del Tribunale di Foggia ha disposto la liberazione degli arrestati e l’applicazione, nei confronti dell’uomo, della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.

I carabinieri della Stazione ofantina hanno arrestato una donna di 45 anni di Cerignola, con precedenti penali, raggiunta da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Bari. La stessa deve espiare la pena residua di 4 anni, 4 mesi e 12 giorni di reclusione a seguito di unificazione di pene concorrenti per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Dopo le formalità di rito, la donna è stata associata alla casa circondariale di Trani.