Turismo capitanata, Gelsomino: “asset strategico, ma dobbiamo spingere di più su infrastrutture e internazionalizzazione”

Oltre 12  milioni di presenze turistiche, questa la previsione in Puglia per l’estate 2021. Con un recupero della domanda del 2019 del 77,6% a fronte della perdita di oltre il 44% del 2020. In tutta Italia, secondo una indagine di Confturismo-Confcommercio, la spesa e i giorni di vacanza  sono in aumento per l’estate in corso, rispetto al 2020 anche se ancora non si raggiungono i livelli pre Covid. Un sentimento di fiducia, corroborato da numeri importanti che collocano la nostra regione, in ambito marino, sul podio delle mete più visitate in Italia con Sardegna e Sicilia, che fa ben sperare per la ripresa economica ed occupazionale del settore.

Per Damiano Gelsomino, presidente di Confcommercio Foggia, oltre che di CCIAA Foggia, si tratta di previsioni che incoraggiano in ottica futura.

“Come imprenditori siamo naturalmente portati a professare l’ottimismo della volontà, ma abbiamo il dovere anche di guardare con realismo al presente e soprattutto al futuro prossimo. Il turismo, particolarmente per la provincia di Foggia, è un asset strategico che dobbiamo consolidare ora. La pandemia sta spingendo al turismo domestico e questo sta avvantaggiando destinazioni come le nostre,  ma non dobbiamo dimenticare che il futuro del settore passa attraverso l’internazionalizzazione sempre più marcata e infrastrutture di servizio al passo con i tempi. Per questo penso che come rappresentanti di categoria dobbiamo sin da ora trovare una piattaforma comune di proposte da mettere in campo anche con le risorse del PNRR.

Innovazione e digitalizzazione passano soprattutto attraverso infrastrutture di rete che in alcune aree del nostro territorio sono deficitarie. Così come avremo bisogno di nuove politiche promozionali quando ripartirà il mercato internazionale. Senza dimenticare le storiche vertenze del Gargano per quello che riguarda le infrastrutture materiali (strade e aeroporto).

Gelsomino poi non si sottrae neanche alle polemiche sull’aumento dei prezzi. “Non escludo che ci possa essere qualche isolato caso di speculazione, ma deve essere  chiaro a tutti che le aziende del settore, sopratutto quelle che rispettano le norme, fanno i conti con un aumento dei costi per il rispetto delle regole anti Covid che devono essere in qualche modo coperti. Né si può pensare che aziende messe in ginocchio da mesi di chiusura possano farsi carico di questi ulteriori oneri per contenere i prezzi e svolgere una funzione per così dire sociale”.

Come operatore turistico sono consapevole che  – conclude il presidente di Confcommercio Foggia – ora è la fase del silenzio e del lavoro in azienda per recuperare il tempo perduto, ma è evidente che come associazione di categoria al termine della stagione estiva dovremo riproporre con forza la vertenza turismo in Capitanata. Su questo, anche come Camera di Commercio, intendo coinvolgere tutte le istituzioni locali per assicurare quel rilancio stabile e duraturo del settore, indispensabile per tutta l’economia del territorio”.