Il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso “decreto bollette” che arriva a una settimana dal temutissimo, forte aumento delle bollette elettriche che verrà innescato dall’aumento del prezzo internazionale del gas. Con il provvedimento vengono ridotti gli oneri di sistema, ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas per “attività di interesse generale per il sistema elettrico”. Le nuove misure favoriscono gli oltre tre milioni di persone che beneficiano del bonus energia, per i quali vengono tendenzialmente azzerati gli effetti dell’aumento previsto il primo ottobre.
Si tratta di:
nuclei che hanno un Isee inferiore a
8265 euro annui;
nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli).
percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni
di salute.
E le imprese?
I circa sei milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e i 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw si vedranno da parte loro azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema.
Per tutti gli altri utenti, l’Iva viene temporaneamente abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 (famiglie) e 22% (imprese) esistenti oggi. Quanto al gas, infine, anche i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del “bonus sociale gas” vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta.
Secondo Confcommercio: “è necessario avviare da subito una riforma più organica delle modalità di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalità generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell’approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed imprese”.
“Questi interventi – conclude la Confederazione – dovranno essere accompagnati da investimenti importanti per la diversificazione delle forniture di energia, per accrescere l’indipendenza del nostro Paese dall’estero e per incentivare l’efficienza energetica”.