Entro il 2 dicembre del 2021 l’Associazione Fosse Granarie dovrà lasciare Palazzo Fornari: in caso contrario, vi sarà lo sgombero coattivo dell’immobile.
Con provvedimento del febbraio 2020 la Commissione Prefettizia aveva disposto la revoca dell’aggiudicazione dell’immobile – effettuata dalla passata amministrazione- in favore dell’associazione e l’aveva invitata ad abbandonare la struttura e a restituire le chiavi. Circostanze a cui non è stato dato alcun riscontro, tanto che a gennaio 2021, dopo un anno, la Commissione Prefettizia aveva nuovamente intimato agli occupanti di lasciare la struttura ubicata su Piano San Rocco. Alla gestione di Palazzo Fornari, tra l’altro, è dedicata una parte della relazione con la quale il Presidente della Repubblica ha disposto, due anni fa, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Cerignola.
Palazzo Fornari fa parte del patrimonio della città di Cerignola e alla città di Cerignola deve ritornare senza indugi o tentennamenti. La gestione poco chiara dell’ex amministrazione sarà affrontata eventualmente in altre sedi, ma ciò che come sindaco di questa città mi preme realizzare è un principio di giustizia: senza appositi requisiti previsti dalla legge non si occupano luoghi e spazi che sono di tutti.
La trasparenza e la legalità devono essere le direzioni da imboccare sempre e in ogni aspetto della pubblica amministrazione. Non consentiremo zone franche, perché Cerignola ha già pagato un prezzo altissimo che non può permettersi di scontare con una pena superiore a quella già patita come comunità. Adesso si ritorna alla normalità, ed è per questo che, con le buone o con lo sgombero, ci riprenderemo Palazzo Fornari perché possa essere un bene fruibile da tutti i cerignolani.