Queste le Sue parole:
“Ho appreso la notizia dell’ennesima aggressione ai danni del personale medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Tatarella di Cerignola. Ormai per gli operatori si tratta di una vera e propria roulette russa, perché sospesi tra il duro lavoro e la possibilità di essere aggrediti in corsia. È evidente che tutto questo non appartiene a un paese civile. Ai medici, infermieri, tecnici e vigilantes va la mia piena e incondizionata solidarietà.
Non si tratta soltanto di una vicenda dai risvolti penali. Le continue aggressioni nel Tatarella, negli anni, hanno prodotto l’effetto di allontanare diversi medici dal nostro ospedale, o potrebbero spingere molti professionisti ad escludere la possibilità di lavorare in una piazza così “calda”, tra l’altro in un momento in cui vi è già penuria di personale. L’appeal del nostro ospedale potrebbe essere così definitivamente compromesso e abbiamo l’obbligo di evitarlo.
Il Pronto Soccorso di Cerignola, al pari della quasi totalità dei Pronto Soccorso di Puglia, vive una situazione drammatica per quanto riguarda la carenza di personale: la Asl sta cercando di tamponare l’emergenza e spingeremo affinché si trovino soluzioni efficaci, rapide e di sistema.
Da parte nostra avvieremo un percorso che punti alla presenza di un vigile urbano all’interno del plesso ospedaliero e che, con apposito protocollo, in caso di necessità, possa essere coadiuvato dalle forze dell’ordine. Ognuno deve fare la propria parte affinché il Tatarella sia un posto sicuro”.