Erano tutti presenti ed in ascolto attento i massimi rappresentanti della Sanità Pubblica Pugliese quando la settimana scorsa hanno ricevuto la delegazione delle Associazioni Nazionale e Pugliese di Europa Donna, i rappresentanti di Aiom e Senonetwork ed i coordinatori di alcune Breast Unit Pugliesi.
“L’occasione principale dell’incontro è stata quella di presentare alle autorità Regionali le 10 Associazioni della neo-costituenda delegazione di Europa Donna-Puglia. 10 Associazioni distribuite in tutta la Regione che rappresentano insieme la voce ed i bisogni di circa 5.000 cittadine, pazienti e non. Insieme queste Associazioni rappresentano un importante anello di congiunzione tra pazienti, clinici, strutture ospedaliere ed istituzioni, svolgendo un lavoro a volte complementare al welfare della Regione”, commenta Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia.
A seguire sono state sottoposte numerose richieste specifiche da parte delle Associazioni con l’obiettivo di migliorare l’adesione allo screening, la qualità delle cure e di vita delle pazienti nelle Breast Unit del territorio, nella speranza che le stesse richieste vengano prese in considerazione quanto prima. Le istanze fanno parte anche dei risultati emersi da un’indagine condotta per Europa Donna Italia dai ricercatori di ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica) e che ha coinvolto i coordinatori delle Breast Unit e le Associazioni che collaborano con esse. È stato messo in luce come a livello di rete risulti ancora scarsa l’interazione tra le varie Breast Unit regionali per via di un sistema informatico di raccolta dati non ancora omogeneo e di un’organizzazione centralizzata dei servizi esterni (oncogenetica e preservazione della fertilità).
“Il dialogo è proseguito con una risposta puntuale del vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, che, nel riportare i saluti di gratitudine del presidente Michele Emiliano, ha evidenziato “il contributo fondamentale delle associazioni di volontariato nel colmare le lacune del sistema regionale e delle aziende sanitarie, rispetto all’obiettivo comune della qualità delle cure e della vita delle pazienti oncologiche. Un ruolo importante in questo senso –ha aggiunto Piemontese – gioca anche il miglioramento e rafforzamento dei programmi di screening per i quali, proprio con l’AReSS, abbiamo messo in campo un prezioso lavoro di collaborazione e di affiancamento”.
“Il confronto con gli interlocutori civici e con le rappresentanze dei pazienti è sempre una risorsa per l’amministrazione sanitaria e l’incontro di oggi lo ha confermato, ha continuato Giovanni Gorgoni, direttore di AReSS Puglia. Ogni processo di cambiamento e – ancor più oggi – di trasformazione digitale deve necessariamente partire dall’esperienza dell’utente e gli spunti ricevuti oggi dalle associazioni ne sono una dimostrazione. Con Europa Donna la Regione Puglia ha una frequentazione antica che è stata propulsore del processo di sviluppo delle Breast Unit regionali. Il percorso continua”.
Alessandra Ena, la referente della neonata delegazione Europa Donna-Puglia ha sottolineato che: “Tutte (*) le associazioni pugliesi che sono onorata di rappresentare sono felici di collaborare anche con le istituzioni regionali, per migliorare il sistema sanitario pugliese per ciò che riguarda la prevenzione e la cura del tumore al seno”.