Prevenzione infortuni, CIA Capitanata dice SI al Protocollo per la sicurezza sul lavoro

L’organizzazione sindacale sottoscriverà l’intesa, sarà istituito un Osservatorio provincialeLe proposte: ambulatori rurali, convenzioni con i medici, libretto sanitario del lavoratore

FOGGIA – “CIA Agricoltori Italiani Capitanata sottoscriverà il Protocollo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro, in accordo con la Prefettura di Foggia, le altre organizzazioni sindacali degli agricoltori, i sindacati confederali e le associazioni di categoria, oltre che assieme a forze dell’ordine e Asl. Accogliamo con favore la prossima istituzione di un Osservatorio provinciale permanente al quale daremo il nostro contributo”. Attraverso una nota ufficiale, CIA Capitanata, organizzazione sindacale degli agricoltori, esprime soddisfazione per la fase di concertazione che nei prossimi giorni porterà alla sottoscrizione di un’intesa sulla sicurezza del lavoro.

LE PROPOSTE CIA CAPITANATA. L’organizzazione, presieduta a livello provinciale dal presidente Michele Ferrandino, ha inviato alla Prefettura di Foggia alcune proposte per rafforzare l’impianto della prima bozza d’intesa. “Si tratta di proposte scaturite dal confronto quotidiano sul territorio con le nostre aziende associate”, ha spiegato Michele Ferrandino. Per CIA Capitanata, “occorre favorire la possibilità di convenzioni tra aziende agricole, ente bilaterale e medici competenti”; inoltre “è necessario favorire la realizzazione di una rete di ambulatori pubblici attrezzati, ubicati nelle zone di maggiore afflusso dei lavoratori stagionali e non, al fine di effettuare le visite in tempi brevi e in modo professionale”. Una terza proposta è quella inerente all’istituzione di un libretto sanitario del lavoratore. Infine, “occorre favorire la semplificazione e la chiarezza sulle questioni che riguardano la sicurezza, superando le difficoltà affrontate dalle imprese alla luce delle tante norme diverse attualmente in vigore. Ad oggi, infatti, permangono sul territorio interpretazioni differenti sulla corretta applicazione delle norme, tanto da esporre le imprese al rischio di essere sanzionate anche quando cercano di attenersi scrupolosamente alla legge”.

L’IMPEGNO SULLA SICUREZZA. “La nostra organizzazione sindacale, sia a livello provinciale che regionale e nazionale, sta producendo da anni il massimo impegno per migliorare i livelli, le buone pratiche e i dispositivi di sicurezza nei campi e all’interno delle aziende”, ha ricordato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. In agricoltura, imprenditori e lavoratori lavorano spesso fianco a fianco. Il potenziamento delle misure e di ogni possibile strumento per contrastare il verificarsi di incidenti e infortuni sul lavoro, dunque, è una questione sulla quale c’è un’attenzione sempre più alta e condivisa. CIA Agricoltori Italiani, in questi anni, si è distinta come una delle organizzazioni sindacali degli agricoltori più attive sulla sicurezza attraverso campagne informative, eventi formativi, iniziative in collaborazione con gli enti bilaterali territoriali. “Il settore agricolo è quello in cui ci sono più controlli e maggiore attenzione in assoluto, per questo non accettiamo che si criminalizzi il comparto ogni volta che si verifica un incidente. C’è ancora tanto lavoro da fare, rimbocchiamoci le maniche tutti insieme, senza criminalizzazioni, ma sostenendo lo sforzo delle aziende agricole nell’attivazione di buone pratiche”.

IL PROTOCOLLO. L’intesa provinciale sulla sicurezza avrà una durata triennale. Prevede una serie di misure concrete, a partire dalla formazione e da attività di informazione e sensibilizzazione che vedrà impegnate tutti gli enti e le realtà che sottoscriveranno il Protocollo. Sono previste azioni specifiche per rafforzare la raccolta e la condivisione dei dati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Un lavoro mirato sarà fatto sulla prevenzione degli infortuni. Tutte le azioni, i progetti, le iniziative e le misure previste dal Protocollo saranno coordinate, concordate e monitorate dall’Osservatorio provinciale permanente sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.