Il presidente del sindacato degli agricoltori scrive all’assessore regionale all’Agricoltura
“Ci manca solo l’aumento dell’acqua, sarebbe la mazzata finale dopo i costi di produzione triplicati”
“Chiediamo un incontro urgente, la stagione irrigua è alle porte, si rischia l’abbandono dei campi”
“Occorre evitare in ogni modo, in vista dell’avvio della stagione irrigua 2022, che le tariffe per l’irrigazione subiscano aumenti insostenibili per gli agricoltori, già schiacciati da costi di produzione triplicati per materie prime, mangimi e bolletta energetica”.
Attraverso una nota ufficiale inviata a Donato Pentassuglia, è Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, a chiedere all’assessore regionale all’Agricoltura un incontro urgente, per scongiurare il quadro che si va delineando.
“A seguito degli incontri tenutisi nei giorni scorsi con il Commissario unico dei Consorzi di Bonifica, in relazione all’avvio della stagione irrigua 2022, abbiamo appreso della volontà da parte del Commissario di aumentare le tariffe per l’irrigazione, in ragione dell’aumento dei costi di gestione”, ha scritto Sicolo nella nota inviata a Pentassuglia. “Tale decisione sarebbe oltremodo ingiusta e rappresenterebbe un vero e proprio salasso, con il rischio di rinuncia da parte delle imprese agricole di far ricorso all’irrigazione. Tutto questo avrebbe enormi e pesantissime conseguenze sulla produzione e sul reddito delle aziende”, ha spiegato Sicolo, presidente regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori.
“L’applicazione di tariffe aumentate significherebbe, di fatto, una rinuncia a priori ad usufruire dei servizi irrigui. Medesima preoccupazione esprimiamo per la gestione della rete irrigua da parte dell’Arif, per la quale già negli anni scorsi era già stato previsto un aumento delle tariffe irrigue e prontamente bloccato proprio grazie all’intervento della Regione Puglia”.
“Al fine di razionalizzare l’utilizzo del bene acqua per fini irrigui”, ha aggiunto Gennaro Sicolo, “è a nostro avviso doveroso proseguire con una progettazione per il riuso delle acque reflue e delle acque bianche, oltre che un’appropriata manutenzione e il rifacimento della rete irrigua esistente. Al fine di consentire un avvio della stagione irrigua con la necessaria serenità che le imprese agricole meritano, riteniamo urgente un incontro per approfondire la questione al fine di evitare ulteriori aggravi di costi per gli utenti”.
Proprio alla questione irrigua, nella relazione presentata da Gennaro Sicolo pochi giorni fa all’Assemblea Elettiva di Cia Puglia, il presidente aveva dedicato un focus spiegando come la problematica legata all’acqua a uso irriguo resta uno snodo fondamentale ancora da affrontare e risolvere strutturalmente. In alcuni territori della Puglia le infrastrutture irrigue risalgono agli anni ’50. Occorre potenziare il sistema di recupero delle acque reflue e mettere nelle condizioni tutti i Consorzi di Bonifica presenti sul territorio pugliese di predisporre progettualità utili a migliorare le infrastrutture e consentire il più possibile l’utilizzo delle acque provenienti dagli invasi piuttosto che quelle dei pozzi.