“Incarichi legali ad un collaboratore di Metta per oltre un miliardo di vecchie lire: informeremo Procura e Corte dei Conti”
“L’Amministrazione Comunale, accogliendo le doglianze degli ex lavoratori della Sia srl, ha esaminato i conti della Municipalità e ha preso contatti con la curatela fallimentare e con i legali in giudizio giungendo alla conclusione di attivare tutte le procedure per ottenere una cospicua anticipazione di quanto dovuto ai dipendenti e di sostituirsi in questa fase alla curatela fallimentare”. A renderlo noto è il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, che a margine del consiglio comunale odierno, in fase di comunicazioni preliminari, ha prospettato una via d’uscita per i lavoratori della società dei rifiuti che, dopo il fallimento di Sia srl e l’ingresso in Tekra spa, attendono da due anni di vedersi riconosciuti i corrispettivi per un ammontare complessivo di circa 700 mila euro.
“Abbiamo ereditato una vertenza molto particolare- spiega Bonito- nell’ambito di uno dei fallimenti più strani mai registrati, compiuto ad opera della precedente gestione. Basti pensare che, sfogliando le carte, ed è solo una delle stranezze riscontrate, ci siamo ritrovati di fronte a richieste di pagamento monstre di parcelle legali, per importi pari a 600 mila euro. In sostanza, la SIA ha dato incarichi ad uno strettissimo collaboratore dello studio legale Metta per circa un miliardo e duecento milioni di vecchie lire, che ora dovranno essere liquidati poiché somma inserita tra i crediti privilegiati”. Il sindaco ha proseguito: “Un altro aspetto da valutare con molta attenzione attiene alla debitoria che il Comune di Cerignola, secondo la curatela, avrebbe nei confronti di SIA srl: si parla di circa 6 milioni e mezzo di debiti accumulati dalla precedente gestione su cui è in corso una discussione molto intensa”.
“È nostra ferma intenzione- aggiunge Bonito- portare questa vicenda all’attenzione della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, atteso anche il muro di gomma riscontrato su questi incarichi, ma ciò che più ci preme è trovare una soluzione definitiva per i lavoratori che aspettano giustamente di vedersi corrisposto quanto dovuto. È chiaro che ogni nostra manovra in tal senso dovrà essere vagliata e approvata dal magistrato competente”.