“L’impegno che avevamo assunto è stato mantenuto. Il ‘Ponte Romano’, una delle più preziose tracce della storia del nostro territorio, dopo anni di disinteresse e di abbandono sarà finalmente restituito alla comunità di Capitanata restaurato e riportato al suo antico splendore”. Il presidente della Provincia, Nicola Gatta, nell’annunciare la consegna dei lavori di restauro conservativo del ‘Ponte Romano’ sul fiume Carapelle, collocato sulla strada provinciale n.105 Foggia-Ascoli Satriano, ribadisce la rilevanza di un intervento atteso da tempo, “che consentirà – sottolinea – di valorizzare un pezzo del passato della nostra terra, sottraendolo all’incuria che purtroppo lo aveva caratterizzato finora”.
Il ‘Ponte Romano’, ricadente come detto nel territorio di Ascoli Satriano, fu costruito durante l’imperium di Traiano (98-117 d.C.) e faceva parte della via Appia Traiana, itinerario che accorciava e velocizzava gli spostamenti verso Brindisi rispetto alla via Appia di età repubblicana.
Un’opera architettonica che nel corso dei secoli ha ricevuto manutenzione in età aragonese e borbonica, ma che necessitava oggi di una massiccia azione che ne preservasse il valore storico.
A dirigere i lavori, il cui costo ammonta a 500mila euro e che termineranno il prossimo 31 ottobre, sarà l’architetto Ruggero Martines, già Soprintendente Regionale ai Beni Culturali del Lazio. “Un nome di primissimo piano nel panorama nazionale, che dimostra l’attenzione scrupolosa che la Provincia di Foggia ha riservato a questa azione – spiega Nicola Gatta – peraltro condivisa in tutti i suoi passaggi con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia”.
Sul piano tecnico, l’intervento avrà come principale obiettivo quello di consolidare le cortine del ponte, tanto a livello statico quanto a livello dei paramenti, senza cancellare la traccia del tempo e mantenendo l’immagine composita del ponte.
In particolare, i lavori permetteranno di mettere in sicurezza la stabilità della struttura ricostruendo la continuità delle superfici, eliminando e prevenendo la ricrescita della vegetazione infestante con tecniche rispettose del materiale storico e delle caratteristiche tecnologico-costruttive del manufatto; di garantire la corretta lettura della continuità dei paramenti murari; di consolidare i paramenti murari (sia in pietra calcarea sia in mattoni) per scongiurare ulteriori perdite di materiale; di consentire la lettura della continuità delle superfici di copertura e protezione con materiali compatibili con quelli storici e con le loro caratteristiche.
A completamento dell’intervento di conservazione, inoltre, si prevedono delle somme a disposizione dell’Amministrazione per l’esecuzione di sistemazioni da collocare a bordo strada o in aree di sosta appositamente individuate per l’inserimento di panchine e di pannelli informativi turistici circa il valore archeologico e paesaggistico dell’opera.
“Sono particolarmente orgoglioso di quest’intervento, che la Provincia di Foggia ha interamente finanziato e che rappresenta solo la prima tappa di un articolato disegno che prevede la deviazione della strada con la costruzione di un nuovo ponte, per il quale è già disponibile il relativo finanziamento, proprio al fine di proteggere e tutelare un bene archeologico di grandissimo pregio – aggiunge il presidente dell’Ente di Palazzo Dogana – realizzando un investimento sul nostro patrimonio storico quale fondamentale attrattore turistico”.
“Il mio grazie va dunque a tutti coloro i quali hanno lavorato al progetto, all’architetto Martines, al Commissario del Comune di Ascoli Satriano, il Viceprefetto Angela Barbato, e alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia con cui abbiamo sperimentato una straordinaria collaborazione. Insieme – conclude Nicola Gatta – abbiamo scritto una meravigliosa pagina di buona amministrazione e di virtuosa sinergia istituzionale per la nostra Capitanata”.