Il
lungo-lago sarà fruibile con una ciclo-via, aree e punti panoramici attrezzati
e una zona camper
Il sindaco di Carlantino: “E’ solo l’inizio. Attorno al lago vogliamo costruire
il rilancio del territorio”
Sarà potenziata l’area archeologica, nuova campagna di scavo sia documentale
che di cantiere
Si chiama “Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico” il progetto che, all’interno del “Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata” (CIS), ha ottenuto 5 milioni di euro.
“E’ un progetto importante – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia – ma questo deve essere solo un punto di partenza, altrimenti sarà solo una goccia nel mare”.
Per il CIS sono stati stanziati ben 280 milioni di euro che hanno finanziato 43 progetti. Fra questi, appunto, il progetto “Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico”, che nasce dalla volontà di salvaguardare e valorizzare un’area con un enorme potenziale turistico ricadente principalmente nei territori del Comune di Carlantino e di Celenza Valfortore. Un’area a forte vocazione turistica, grazie alle risorse culturali e ambientali proprio del lago di Occhito.
Il progetto sarà in grado di attuare e suggerire una serie di interventi che abbiano la capacità, nel loro insieme, di configurarsi come supporto infrastrutturale strategico del sistema socio-economico.
Sarà un intervento in grado di offrire maggiori possibilità per l’incremento dell’occupazione, del reddito, per la riattivazione e riqualificazione delle attività. Il piano di lavoro prevede la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che si estende lungo il vecchio tracciato della strada statale17, nel tratto che va da Volturara Appula al ponte Trediciarchi, passando per il territorio di San Marco la Catola. Da qui, poi, si risale in adiacenza al lago, lungo la sponda orientata ad est, sino allo sbarramento della diga situatoin agro di Carlantino.
Non solo, il progetto mira a realizzare attività sportive compatibili con la fruizione del lago di Occhito (quali, ad esempio, la pesca sportiva) e la realizzazione di percorsi-passeggiata lungo gli argini e le rive mediante la sistemazione di un’area-eventi attrezzata con sedute e punti sosta con vista sul lago, di un’area camper e punti di vista panoramici per il birdwatching.
Infine, sarà valorizzato il sito archeologico di San Chirico, situato nel Comune di Carlantino.
L’edificio di culto, probabilmente paleocristiano, è stato già indagato dalla Soprintendenza negli anni passati.
Le opere previste dal progetto consisteranno principalmente in una campagna di scavo sia documentale che di cantiere per riportare alla luce e valorizzare, tramite un accurato restauro, le strutture archeologiche presenti.
“Tutti questi interventi favoriranno lo sviluppo sociale, culturale ed economico in funzione del turismo sostenibile, anche nell’ottica di un turismo inclusivo – ha proseguito il sindaco Coscia – Il territorio interessato dall’intervento, ha un’alta valenza paesaggistica, naturalistica e un rilevante potenziale di sviluppo socio-economico, per cui migliorare la fruizione delle bellezze ambientali darà un impulso di crescita diverso ad una popolazione che attualmente rinuncia, oltre che a vivere in questa zona, anche ad investire per le notevoli difficoltà presenti nell’area”.
Infatti, allo stato attuale il processo di sviluppo, strutturazione, valorizzazione e utilizzo a fini turistici dell’area sotto il profilo naturalistico-ambientale è arretrato. Il progetto “Creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di Occhito ad uso turistico” ha, però, il vincolo di conservare e incrementare il grado di naturalità del territorio interessato, per permettere lo spostamento al loro interno delle popolazioni animali e vegetali, prevedendo, ove necessario, interventi di riqualificazione e ricostruttivi con metodi e tecniche dell’ingegneria naturalistica e dell’architettura del paesaggio. L’obiettivo è contrastare i processi di frammentazione del territorio e l’aumento del grado di funzionalità ecologica e dei livelli di biodiversità del mosaico paesistico regionale.