FOGGIA – “Con la costruzione di una condotta di soli 10 chilometri, è possibile recuperare una parte rilevante dei 200 milioni di metri cubi d’acqua che – annualmente – confluiscono a mare dalla diga del Liscione, in Molise, convogliandone una quota verso la diga di Occhito, così da poterla utilizzare per le esigenze irrigue della Capitanata. Ci sarebbero anche le risorse economiche per l’opera, visto che alla Regione Molise è stata finanziata per 190 milioni di euro la realizzazione del sollevamento delle acque del Liscione e la distribuzione delle stesse, così da rendere irrigui almeno altri 4mila ettari di terreni molisani”.
E’ Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, a tornare su un tema centrale nella piattaforma di proposte presentata da CIA Agricoltori italiani Puglia per il rilancio strutturale dell’agricoltura pugliese. Una delle questioni nodali, infatti, è la siccità e, con essa, la necessità inderogabile di nuove infrastrutture capaci di ottimizzare l’uso della risorsa idrica.
“L’istituzione del Commissario Unico per l’emergenza idrica in Italia”, ha aggiunto Miano, “con i poteri straordinari affidati a questa nuova figura e la possibilità conseguente di accelerare l’iter di realizzazione di nuove infrastrutture rappresenta, per la Capitanata e per tutta la Puglia, un’opportunità di velocizzare i tempi di approvazione e costruzione di tante nuove opere”.
“Occorre superare gli ostacoli burocratici e gli egoismi politici che, finora, hanno causato il congelamento di opere importantissime. Il dialogo costruttivo e la collaborazione tra Regione Molise e Regione Puglia può portare enormi benefici alle popolazioni di entrambe le regioni, attraverso la realizzazione di un’opera strategica per il comparto agricolo molisano e per quello pugliese”.
ACQUA PER L’AGRICOLTURA. Con oltre 500mila ettari di superficie agricola utilizzata, quello di Foggia è uno dei più vasti ‘distretti’ agricoli naturali d’Europa. Per l’ulteriore sviluppo di alcune colture d’eccellenza della Capitanata, quella del pomodoro su tutte ma più in generale per tutto il settore dell’ortofrutta, potenziare la risorsa idrica a uso irriguo è fondamentale. Un potenziamento necessario anche se si vuole favorire la nascita di nuovi complessi industriali nel settore della trasformazione agroalimentare, decisivo per completare la filiera e incrementare il valore aggiunto delle produzioni.
OCCASIONI PERDUTE E DA NON PERDERE PIU’. “Nel recente passato, a causa di lungaggini e di contrapposizioni dannose”, ha ricordato Miano, “il territorio ha perso occasioni storiche per intervenire con decisione sulla questione idrico-irrigua e potenziare il proprio patrimonio di strutture, tecnologie e innovazioni capaci di ampliare la dotazione della risorsa-acqua in favore dell’ulteriore sviluppo del comparto agricolo in Capitanata. Per questo motivo, riteniamo sia arrivato il momento di rompere gli indugi e ammodernare e potenziare il nostro patrimonio infrastrutturale che contrasti concretamente il problema sempre più drammatico della siccità”.