“Altri 25 lavoratori mandati a casa da Tekra, altre 25 famiglie cerignolane sul lastrico. In un momento, questo, di massima criticità sul fronte economico per i cittadini e nel silenzio assordante del già “pretore del lavoro” Francesco Bonito. Se questa è la tutela dei lavoratori che aveva in mente il paladino della città, quando dal palco ebbe a promettere che “nessuno avrebbe perso il posto di lavoro”, non oso immaginare quali altre mannaie rischiano di piombare sulla pelle dei cerignolani. “Nessuno garantisce il posto di lavoro come lo posso garantire io” scandì in quella circostanza, evidentemente il riferimento era esclusivamente a se stesso e alla sua poltrona. Null’altro. Di contro la città, che tira fuori fior di soldi pubblici per il servizio di nettezza urbana, si ritrova a dover fare i conti con uno stato dell’igiene pubblica scadentissimo e con un’impresa che fa il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori, sistematicamente illusi per qualche mese e poi rispediti a casa senza neanche dar loro il tempo di formarsi e di mettere a valore l’esperienza acquisita. Per tacere del fatto che non si intravede alcun bando di affidamento tra gli atti imminenti, il che lascia immaginare che Tekra sarà premiata con l’ennesima proroga. E in tutto questo il sommo tribuno che fa? A voler essere buoni diremmo che dorme. E se non dorme, pontifica dei massimi sistemi. A giunta e maggioranza consiglio di riportare l’oratore sulla terra. Su Tekra servono risposte, subito”. Lo dichiara il consigliere comunale Rino Pezzano.
Liscio: “Solo fake news: nessun lavoratore licenziato in Tekra”
Bonito: “Il livello della polemica politica si fa sempre più basso”
“Nessun lavoratore è stato licenziato o sarà licenziato. Si tratta di persone che hanno normalmente concluso un percorso lavorativo a tempo determinato e che avevano liberamente scelto di firmare un contratto della durata di tre mesi. Cosa porti le opposizioni a parlare di licenziamento è un mistero”. Così l’assessore all’ambiente del Comune di Cerignola, Mario Liscio, interviene sulle recenti polemiche che hanno investito 22 lavoratori stagionali assunti a partire dal 1° giugno-13 luglio per i 90 giorni successivi.
“Le parti hanno deciso di firmare un contratto a tre mesi, terminati i quali- specifica Liscio- ovviamente c’è la cessazione del rapporto, come succede con tutti i contratti a tempo determinato del mondo. Si confonde l’istituto del licenziamento con quello del contratto a termine. È una sterile polemica a danno degli stessi lavoratori”.
“Da quando ci siamo insediati – dichiara il sindaco Bonito– nessun lavoratore ha perso il lavoro e questa è un’eventualità che mi sento di escludere con forza. Siamo oltre la bassa politica. Quando si fa speculazione su contratti a tempo determinato, scambiandoli per licenziamenti, come hanno fatto Metta e Sgarro, significa che al ruolo nobile della politica e dell’opposizione si è dato un significato miserevole. Metta e Sgarro sulla stessa lunghezza d’onda: complimenti ad entrambi”.