(ANSA) – FOGGIA, 03 NOV – La Polizia di Stato sta eseguendo, con l’impiego di centinaia di agenti, una serie di arresti nel comune di Cerignola (Foggia) a carico di 17 persone ritenute responsabili dei reati di rapine pluriaggravate ai danni di furgoni portavalori e dei reati fine di rapina in concorso, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, anche da guerra, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona.
Le azioni criminali venivano commesse anche mediante l’impiego di disturbatori di frequenza i cosiddetti jammer, per inibire le comunicazioni via radio e smartphone, al fine di impedire i contatti con le sale operative delle Forze dell’ordine e delle ditte di trasporto.
Gli appartenenti al sodalizio criminale, per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle forze di Polizia e guadagnare più facilmente la fuga, solitamente bloccavano la viabilità con veicoli incendiati.
I dettagli dell’operazione di polizia giudiziaria verranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 nella sala riunioni della Questura di Foggia, alla presenza, tra gli altri, del procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro, del direttore Centrale Anticrimine, prefetto Francesco Messina, e del Direttore del Servizio Centrale Operativo Fausto Lamparelli.
Il prefetto Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, sottolinea che “il contrasto all’azione delle organizzazioni criminali, tutte stanziate in Puglia e specializzate negli assalti a furgoni portavalori, a Tir che trasportano tabacchi lavorati esteri e caveau di società di vigilanza privata, in tutto il territorio nazionale, costituisce da oltre 3 anni un obiettivo strategico della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato”. “Le indagini di oggi -prosegue – si aggiungono ad alcune operazioni recentemente concluse dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili interessate, che hanno permesso di disarticolare gruppi criminali composti da pregiudicati foggiani e baresi, dediti stabilmente alla consumazione di tali gravissimi reati”. Messina ricorda che nel “periodo considerato sono state tratte in arresto 71 persone e oltre 30 sono state denunciate e indagate in stato di libertà, a seguito di indagini che hanno riguardato 11 episodi di tentata rapina, 3 rapine consumate e un furto aggravato avente ad oggetto sportelli bancomat; inoltre, sono stati sequestrati 5 fucili mitragliatori kalashnikov, 1 fucile a pompa e 5 pistole. dalle indagini sono emerse co-interessenze tra gli arrestati e clan operanti nell’ambito della cosiddetta “quarta mafia”.