Mi sorprende non poco l’uscita del consigliere Nichi Netti (capogruppo consiliare di FdI), che qualche giorno fa ha inteso far partire un comunicato stampa con una serie di accuse nei confronti del mio operato, relative al bando regionale Luoghi Comuni all’interno di palazzo Fornari. Accuse rispetto alle quali mi vedo costretta a rispondere e a precisare. Operazione alquanto complessa perché il comunicato di Netti sarebbe tutto da cestinare, perché tutto inesatto. Ma il mio ruolo questo m’impone, sebbene la città richiederebbe un dibattito più alto e meno corrosivo. Andiamo con ordine partendo proprio dal dichiarato di Netti Nicola – detto Nichi – professione avvocato.
Luoghi Comuni non ha assegnato Palazzo Fornari soltanto alla Oltre Babele. No: solo il piano terra. Il primo piano infatti è stato affidato ad un’altra associazione: Artefatti, nata pochi giorni prima di partecipare al bando regionale, molto vicina e familiare all’assessore. Né il piano terra né il primo piano potranno mai essere assegnati. Già nella sua istanza di accesso agli atti protocollata il 19 luglio Netti confondeva candidatura di spazi e gestione del Palazzo. Luoghi Comuni è un bando di Regione Puglia finalizzato a candidare alcuni spazi sottoutilizzati per attività di animazione culturale che vedano protagonisti i giovani under 35. Le associazioni OltreBabele e Art&Fatti hanno partecipato limitatamente a delle singole stanze di Palazzo Fornari per svolgervi lì progetti. Nulla a che vedere, pertanto, con la gestione dell’intera struttura. Sulla vicinanza ad Art&Fatti ha già risposto con una nota il presidente dell’associazione.
Palazzo Fornari, ormai sempre più ambiente esclusivo dell’assessore alla Cultura, Rossella Bruno. Niente.
I bandi non si leggono. Oppure si leggono e non si capiscono. Ancora più grave. Nel caso di “Luoghi Comuni” il Comune candida gli spazi, la Regione ne verifica i requisiti. Accolta la candidatura degli spazi Regione Puglia pubblica i bandi. Le associazioni partecipano al bando. Non so se è chiaro. Nel caso il sig. Netti Nicola – detto Nichi – professione avvocato può rileggere daccapo. L’ente candida gli spazi. Stop. L’istruttoria è in mano a Regione Puglia.
Ridotta evidenza del bando. Repetita iuvant per il sig. Netti Nicola – detto Nichi – professione avvocato. Il bando, con scadenza 13 aprile, è stato pubblicato per 30 giorni sul portale di Regione Puglia. A cui fa seguito video promozionale caricato sul mio profilo social in data 16 marzo con centinaia di visualizzazioni (https://www.facebook.com/watch/?extid=CL-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&mibextid=2Rb1fB&v=896953501624218) e conferenza stampa alla presenza dei responsabili di Arti Puglia Luca Langella e Marco Ranieri del 23 marzo con tanto di locandina. Incontro con la città al quale hanno partecipato ben 15 associazioni del territorio. Anche i media locali ne hanno dato conto: tra gli altri, anche se più avvezzo a leggere altri blog locali, Le consiglio https://www.cerignolaviva.it/notizie/bando-luoghi-comuni-della-regione-puglia-gli-spazi-disponibili-per-candidarsi-a-cerignola/. Consiglio spassionato a Netti: faccia il consigliere, non si faccia consigliare. Perché rischia che il suo operato venga “marchiato”. D’inettitudine.
“è la stessa associazione di cui l’attuale assessore Bruno era stata fondatrice e da anni presidente, fino proprio alla nomina nella Giunta Bonito? È la stessa associazione di cui è diventata vicepresidente da quel momento, per poi abdicare definitivamente proprio in vista della partecipazione al bando regionale? È la stessa associazione che ha rimodulato il proprio direttivo proprio nella direzione under 35 indicata dal bando di Luoghi Comuni?”
E no Nichi… non ci siamo proprio. Non c’è un’affermazione che corrisponde al vero. Non più presidente dal 2017, vicepresidente fino al 2021, oggi neanche più tesserata. Sulla composizione del direttivo dell’associazione potrà chiedere direttamente a OltreBabele. Come fa accesso Netti nessuno mai.
È la stessa associazione la cui compagine si ritrova identica e precisa a prestare servizio (civile) in biblioteca? Sono tanti i volontari di OltreBabele che in più di 14 anni di vita dell’associazione hanno potuto vantare un’esperienza con l’associazione e inserirla nel proprio curriculum. Non credo ci sia nulla di male, anzi sarebbe bello che anche i consiglieri comunali, a parte la tessera allo Juventus Club, potessero vantare esperienze volontarie in compagni sociali e culturali della propria città. Rilevo tra l’altro che anche la sorella del consigliere Netti ha partecipato allo stesso servizio civile proprio in Biblioteca. Procedura di selezione che, come Lei ben sa, non compete in alcun modo all’organo politico. E non credo che nel curriculum della sorella di Netti ci sia una esperienza in OltreBabele. Se selezione viziata è stata anche per la sorella. Viziata. O no ?
Chiusura della cultura locale a pochi stretti e vicini. E’ una valutazione soggettiva che, a differenza delle illazioni vagamente diffamatorie di cui sopra, ha una sua legittimità. Rispetto alla quale rilevo, però, un coinvolgimento storico e mai avvenuto prima dell’associazionismo locale grazie alla creazione della Consulta delle associazioni e alla promozione di una serie di eventi storici per la nostra città. E tutto questo grazie a volontarie e volontari che animano la nostra comunità e che meriterebbero un dibattito pubblico di più alto livello. Se poi il sig. Netti Nicola – detto Nichi – professione avvocato si duole dell’inoperatività di associazioni un tempo presenti nel contesto cittadino e nella piazza cerignolana (forse sarebbe il caso di dire nell’Agorà cittadina) un tempo legate al suo partito, dirette e vissute da dirigenti, candidati e sorelle di candidate della sezione locale di Fratelli d’Italia e che proprio a Palazzo Fornari organizzavano diversi eventi, allora questo è un discorso che non mi compete. Peccato che il ruolo dell’opposizione si riduca a polemiche da bar, trascinando una comunità politica (quella di Fratelli d’Italia, di cui Netti è capogruppo in Consiglio) che pure meriterebbe profondo rispetto e con il cui consigliere Antonio Giannatempo da tempo vige un rapporto di sincera stima reciproca.
Con la considerazione di sempre La invito per le prossime sortite a studiare un minimo gli atti. In caso contrario, come successo in questa occasione, rischierebbe di cadere. Nei soliti “luoghi comuni”.