Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Le vicende di questi ultimi giorni hanno scosso il nostro Paese, consegnandolo ad un tempo sospeso tra il copione di una storia già scritta e la fervida speranza di cambiamento.
Ha prevalso quel copione di violenza che tutti ci aspettavamo, restituendoci nuovamente l’immagine di un corpo inerme, abbandonato questa volta sulle sponde di un lago.
Giulia è l’ennesimo esempio di uno stillicidio silenzioso che affonda le sue radici negli echi della storia e persino della poesia, dell’epica.
Già Euripide, con parole estremamente pesate e dosate, tratteggiava con maestria quelle donne che erano state regine nella loro terra, destinate a divenire il bottino di uomini, di eroi, coloro che vincono sempre!
È il racconto che il tragediografo greco fa nella sua tragedia “Le Troiane”, evocando uno strazio incontenibile sulla domanda del destino da schiave che attende Ecuba e Cassandra, rassegnate ad una vita di stupri e percosse.
Una storia capace di muovere al pianto, alla commozione, che per il popolo greco rivestiva un significato cruciale: imparare dalla disperazione, dalla sofferenza e dal profondo coinvolgimento emotivo.
I greci lo avevano già compreso, la poesia, l’epica, il teatro, l’educazione possono salvarci dall’imbarbarimento della quotidianità, dalla evidente rassegnazione che ci porta soltanto ad attendere l’ennesimo triste epilogo, l’ennesimo numero da scrivere su di un foglio bianco, e poi cambiare nuovamente pagina, dimenticando, consegnando all’oblio la notizia del momento.
Abbiamo bisogno di poesia, ne siamo affamati.
Abbiamo bisogno di tornare ad educare, dalle scuole, da ogni angolo in cui si sviluppi ed arda la formazione affettiva ed emozionale non solo dei nostri ragazzi ma di ognuno di noi.
Abbiamo bisogno di entrare all’interno di quella parola straordinariamente abusata nel nostro tempo: l’empatia.
Solo così, con educazione, riflessione, empatia torneremo a praticare la strada giusta per combattere la frenesia del dolore.
È con questo auspicio che invito tutta la cittadinanza ad unirsi alla marcia contro la violenza sulle donne, organizzata domani 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Credo nel dovere civico di scendere in piazza, camminare fianco a fianco per mettere un punto definitivo ai lunghi elenchi di morte dai quali siamo assuefatti.
A Giulia, a tutte le donne vittime di violenza di ogni tempo, il rispettoso e rumoroso silenzio della nostra città, un rumore che riecheggerà domani per le strade di Cerignola!
Il Sindaco
Francesco Bonito