“Riapre” Casa Rosati: accoglienza per le categorie fragili nel ricordo di Isah

L’immobile è stato ristrutturato grazie ai fondi dell’8×1000 e alla volontà del vescovo Fabio Ciollaro.
Don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana: “È il nostro modo di essere Chiesa oggi”

Sarà dedicata a Isah, storico operatore della Caritas, l’antica Casa Rosati ubicata in Piazza Zingarelli a Cerignola e destinata all’accoglienza delle categorie più fragili. Grazie ai fondi dell’8×1000, alla volontà del vescovo Fabio Ciollaro e all’Economo diocesano, sac. Gerardo Rauseo, l’immobile è stato totalmente ristrutturato ed è pronto per essere messo a disposizione dei cittadini senza fissa dimora o di coloro che subiscono ordinanze di sfratto o che ne abbiano temporaneamente necessità.

Il progetto, che prevede quattro situazioni abitative distinte e separate con ingressi indipendenti, è tornato utile durante l’emergenza Covid e durante la prima fase della guerra in Ucraina, quando diverse famiglie hanno potuto trovare – come continuano a trovare– ospitalità e ristoro nelle stanze di Casa Rosati, oggi Casa Isah, dal nome del primo responsabile che ne ha curato la gestione e l’accoglienza nel periodo di pandemia.

“Riapre una casa che in realtà non è mai stata chiusa. La casa di Isah rappresenta il nostro modo di essere Chiesa oggi. Unospedale da campo dove tutti possono essere accolti, come ci ricorda papa Francesco,una casa – spiega il Direttore della Caritas diocesana, don Pasquale Cotugno –segno di una Chiesa accogliente e aperta dove poter creare relazioni di prossimità con gli ospiti, accompagnandoli nella realizzazione del proprio progetto di vita e di integrazione nel tessuto sociale”.

“Ringrazio tutti gli operatori e i volontari che si sono adoperati quotidianamente soprattutto nel servizio di ambito territoriale PIS (Pronto Intervento Sociale). In piena sinergia con le Forze dell’Ordine e con iServizi sociali dell’Ambito riusciamo a garantire h24 un servizio di ascolto e di accoglienza”, conclude don Cotugno.