Foggia, 15 aprile 2024 – È stato un successo la prima edizione di sComunica, l’evento della sCommunity inclusiva andato in scena sabato 13 Aprile 2024 a Foggia. Un pubblico numeroso ed eterogeneo ha accettato l’invito a mettersi in ascolto e a confrontarsi sulla comunicazione inclusiva, sfatando miti e aprendo nuove prospettive.
La giornata ha portato un grandissimo risultato, grazie a speaker locali e nazionali di valore che hanno stimolato conversazioni e riflessioni interessanti durante i panel, i workshop e i talk.
sComunica ha fornito un’occasione preziosa per riflettere sull’utilizzo di un linguaggio più attento e consapevole che, sicuramente, è centrale per superare gli stereotipi legati al genere, al mondo LGBTQI+ e al meridionalismo.
È emerso che la responsabilità in comunicazione è davvero centrale, soprattutto per i tempi e gli scenari che viviamo, per raccontare storie sempre più autentiche e spostare l’attenzione su un mondo in cui tutti possano sentirsi rappresentati. Tutto parte dalla comunicazione e dalle parole che hanno un grande potere: valorizzare le diversità e contribuire a costruire una società più equa e rispettosa, dove ogni voce, ogni identità e ogni genere possa esprimersi liberamente.
Sempre più è necessario lavorare sulle persone, sul modo in cui ciascunə di noi vede gli altri e sé stessə, andando oltre gli stereotipi e valorizzando l’unicità. Per farlo bisogna mettere al centro il capitale umano, parlare di valore umano nell’ambito della formazione e nel mondo del lavoro, per attuare il cambiamento e per strutturare reti sociali.
Bisogna, sempre più, lavorare sulla narrativa dell’identità sia per le persone che per i territori e quindi anche per il Sud, che non è solo un set cinematografico o un’ambientazione dove poter narrare storie del mondo, ma è un vero patrimonio da identificare e promuovere.
sComunica dimostra che non bisogna mai smettere di comunicare, di condividere, di confrontarsi per tendere verso un futuro in cui la comunicazione inclusiva sia la norma, non l’eccezione.
«Siamo davvero soddisfatti perché quando si lavora ad una prima edizione ci sono sempre mille dubbi, ma riteniamo di aver raggiunto gli obiettivi prefissati», hanno dichiarato le organizzatrici e gli organizzatori dell’evento, che hanno aggiunto: «Crediamo che forse quello più importante sia stato raccogliere i feedback di tantəospitə e partecipantə che ci hanno chiesto di rimanere in contatto, di avviare delle reti, di realizzare progettualità insieme. Ed è esattamente quello che volevamo, cioè offrire uno stimolo perché le persone sapessero con chi connettersi per guardare insieme al futuro».
Un futuro che, sicuramente, vedrà altre edizioni dell’evento, perché la prima edizione di sComunica rappresenta solo l’inizio di un percorso ambizioso e ricco di stimoli.
Ideato, realizzato e prodotto da We Hate Pink, Red Hot,ArciGay Le Bigotte eAssunta di Matteo Consigliera di parità della provincia di Foggia,sComunica èun format inedito che coniuga professionalità, esperienze di vita e storie di discriminazione, il tutto in un contesto territoriale complesso.
L’evento è stato realizzato grazie al sostegno di Consigliera di Parità della Provincia di Foggia Assunta di Matteo, Fondazione Monti Uniti, Svicom, Gami, Arredo Service; partner tecnici sono Officine Digitali, CityModa, Hotel Up – Wellness & Spa e Residenze Romano Albergo Diffuso.
sComunica ha vantato il patrocinio di: Provincia di Foggia, Comune di Foggia (assessorato alle Politiche Sociali e alla Cultura), Università degli Studi di Foggia, Accademia delle Belle Arti di Foggia, Confindustria Giovani Puglia, Confapi Foggia, Dialogoi – Distretto Produttivo dell’Industria Culturale e Distretto Produttivo Puglia Creativa.
Media partners di sComunica sono statiSheTech,Puglia Women Lead e Lean In. Hanno collaborato all’evento Carla Rubino,Mariangela Cassano (Presidente di ActionAid Italia), Sara Pacella e Michele Casella. Si ringraziano il prof. Daniele Stasi, coordinatore del Corso di Studi in Comunicazione, Relazioni Pubbliche e Tecnologie Digitali; la prof.ssa Carmela Robustella, direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Foggia e Nanni Altamura.