Ritrova la sorella, dopo nove anni, grazie all’intervento della polizia.
E’ accaduto a Foggia.
Ieri mattina una ragazza nigeriana di 30 anni si è presentata all’ufficio immigrazione della questura per proporre istanza di protezione internazionale. Nel trattare la pratica, i poliziotti – con l’assistenza della mediatrice culturale – hanno rivolto alcune domande alla trentenne riguardanti il suo percorso personale e i motivi della richiesta di asilo. Durante il colloquio la ragazza ha riferito che sua sorella, di un anno più piccola, si trovava in Italia ma non aveva altri riferimenti.
A seguito degli accertamenti, i poliziotti sono riusciti a rintracciarla in un comune della provincia. Contattata telefonicamente, la donna non credeva che la sorella potesse trovarsi a pochi passi da lei perchè aveva perso le sue tracce molti anni prima, ritenendola ormai deceduta.
Nonostante l’iniziale scetticismo, il personale dell’ufficio immigrazione è riuscito a convincere la ragazza a raggiungere la questura per verificare di persona cosa stesse accadendo.
“L’inaspettato incontro tra le due sorelle dopo 9 anni e infinite vicissitudini – sottolinea una nota della questura – è stato indescrivibilmente toccante, tra lacrime di gioia, pianti di incredulità e ringraziamenti interminabili alla polizia di stato per aver permesso il loro ricongiungimento”. “Davvero – ha chiesto emozionata la ragazza – posso portare mia sorella a casa mia e tenerla con me?”. (ANSA)