Il 25 novembre non è una data scelta a caso. E’ il ricordo di un brutale assassinio, quello delle tre sorelle Mirabal avvenuto nelle Repubblica Dominicana nel 1960. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Onu nel 1999. La matrice della violenza contro le donne è percepibile ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall’Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.
Pochi giorni dopo la celebrazione nel mondo della giornata, la comunità parrocchiale di S. Antonio in Cerignola, ha organizzato per domenica 29 novembre, una serata culturale dedicata a Santa Scorese (1968 – 1991), giovane studentessa assassinata con 14 coltellate. A partire dal 1988 un giovane psicopatico, che casualmente l’ha sentita proclamare la Parola di Dio durante una celebrazione nella cattedrale di Bari, la segue ovunque, perseguitandola con un corteggiamento ossessivo e arrivando a un tentativo di violenza sessuale, al quale Santa a stento riesce a sottrarsi. La giovane è costretta a essere sempre accompagnata da qualcuno durante le sue uscite, in un’epoca in cui il reato di “stalking” ancora non è perseguibile e, conseguentemente, le denunce presentate dalla famiglia alle autorità competenti non sortiscono l’effetto sperato. Ma il suo persecutore, dopo avere detto che l’avrebbe lasciata in pace se avesse rinunciato alla fede e ad andare in chiesa, di fronte al rifiuto della ragazza, con una sfida alla sua scelta cristiana, la minaccia ancora scrivendole in un biglietto: “O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio“. Compresa la gravità delle minacce, Santa confida al suo direttore spirituale: “Sappi che qualunque cosa mi succeda, io ho scelto Dio”.
Nonostante le precauzioni, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991 il suo persecutore attende sotto il portone che lei rincasi e la colpisce con quattordici coltellate. Soccorsa dai familiari e trasportata al Policlinico di Bari, Santa muore nelle prime ore del 16 marzo 1991. Le sue ultime parole sono di perdono per l’uomo che l’aveva uccisa. Il cammino spirituale di Santa Scorese si può ricostruire attraverso gli scritti che ci ha lasciato. “Al di là del fatto di cronaca nera, la vicenda di Santa racchiude una testimonianza di fede profonda, esemplificata dalla sua vita e documentata dal suo diario e dalle sue lettere” , ha dichiarato il parroco don Carmine Ladogana, che ha proseguito dicendo: “Per Santa è in corso il processo di beatificazione. La fase diocesana si è conclusa il 7 settembre 1999. Attualmente la giovane è Serva di Dio, per l’eroicità dimostrata in una tragedia analoga a quelle di sante come Maria Goretti e Antonia Mesina. “.
La serata del 29 novembre si svolgerà in chiesa con inizio alle ore 20,00, nel rispetto delle norme anti-covid, e con diretta sulla pagina facebook della parrocchia (Parrocchia Sant’Antonio da Padova). Teresa Spadafina leggerà brani scelti dal libro “Santa che voleva solo vivere” di Antonio Traversa, accompagnata al pianoforte da Francesco Chiappinelli e dal violinista Gennaro Palmiotto. introdurrà la serata il parroco don Carmine Ladogana. Presenta, Alba Rita Dalessandro.