“Il vasto e non adeguatamente sfruttato patrimonio immobiliare rurale del territorio ha uno strumento in più per essere riqualificato e valorizzato tanto in chiave abitativa che turistica. Infatti anche tali immobili possono accedere al superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico così come previsto dal decreto Rilancio del Governo”
Commenta così Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia e componente della Giunta nazionale della organizzazione di categoria, il chiarimento giunto dall’Agenzia dell’Entrate che ha confermato che a tale beneficio possono accedere sia i proprietari degli immobili (imprenditore agricolo, affittuario, comodatario, ecc.), sia i soci di società semplici, che i dipendenti dell’impresa agricola che utilizzano gli immobili ad uso abitativo.
“Si tratta di un risultato importante per Confagricoltura che ha fortemente caldeggiato questa soluzione, per un riconoscimento pieno del valore degli immobili rurali. In questo modo – precisa Schiavone – viene eliminata quella anomalia che avrebbe portato alla non concessione del Superbonus a tutte quelle persone che vivono e lavorano nelle nostre campagna, intenzionati ad effettuare interventi su fabbricati appartenenti all’ambito privatistico, ma che ne venivano esclusi solo per il solo fatto di svolgere un’attività di impresa o di lavoro autonomo”.
“La riqualificazione del patrimonio immobiliare – conclude il presidente di Confagricoltura Foggia – accanto al potenziamento della rete viaria rurale e (purtroppo per il nostro territorio) alla sicurezza, sono gli elementi fondamentali per un rilancio dell’agricoltura e delle nostre campagne più in generale. Una ricchezza che, con un ripensamento complessivo degli stili di vita dovuto anche alla pandemia, può rappresentare una leva importante per la ripresa socio-economica della provincia di Foggia”.