Al Policlinico Riunti di Foggia nei giorni
scorsi è stata attivata la struttura campale OBI – Subintensiva, la prima delle
tre previste dalla Regione Puglia e dalla Protezione Civile.
Allestita in appena dieci giorni, attrezzata con apparecchiature e dispositivi
da terapia intensiva, monitor multidisciplinari, moderni sistemi di
ventilazione – invasiva, non invasiva e alti flussi, la Struttura ospita 20
posti letto e insieme al modulo già esistente di 16 posti letto di
sub-intensiva presenti al Pronto Soccorso e ai 10 posti letto di Rianimazione
integrati, costituisce un’importante area di 46 posti di sub-intensiva con un
notevole potenziamento del livello di assistenza sanitaria, in previsione della
possibile terza ondata dell’emergenza Covid. Si completa, così, la riorganizzazione
del piano aziendale dell’emergenza Covid del Policlinico Riuniti di Foggia con
il VI livello di allerta e con il potenziamento della Rianimazione e del Pronto
Soccorso.
Uno straordinario sforzo organizzativo realizzato su più fronti. Da un lato,
infatti, si è lavorato per il trasferimento della Rianimazione nel nuovo blocco
operatorio, riuscendo così ad ampliare le disponibilità dei posti letto, e
dall’altro si è proceduto alla liberazione di ulteriori spazi convertiti in
posti letto destinati ai pazienti affetti da Covid-19.
Trasferiti, infatti, i 4 moduli di Rianimazione, per un totale di 26 posti,
presso il plesso Maternità nei locali delle 8 sale operatorie, non ancora
attive, e riadeguate con tutti i presidi tipici della terapia intensiva. La Rianimazione
è ubicata su due piani e ospita 16 posti letto per piano, passando, quindi,
dagli attuali 26 posti letto ad un totale di 32 posti letto. Oltre l’aumento
dei posti letto, il trasferimento della Rianimazione comportea l’ulteriore
vantaggio di un’organizzazione concentrata su 2 moduli invece che su 4, e
quindi meno frammentata, consentendo in tal modo di utilizzare lo stesso
personale per 32 posti letto, invece degli attuali 26. Un ulteriore modulo di 6
posti letto di Rianimazione è allestito, inoltre, presso l’ex sala operatoria
di Chirurgia Toracica, da utilizzare soltanto per eventuali situazioni
particolari di iperafflusso, non attualmente prevedibili.
Degli ambienti lasciati liberi dalla Rianimazione, un modulo è stato utilizzato
per l’ampliamento del reparto di Nefrourologia Covid con 18 posti letto e
l’altro per il reparto di Neurologia Covid.
La struttura campale è collegata con un tunnel al primo modulo di Rianimazione
ubicato a piano terra, dotato di tecnologia di sub-intensiva e di intensiva,
assicurando così la comunicazione orizzontale. I pazienti che giungono al
Pronto Soccorso possono, così, essere accolti in questa grande area dove sono
diagnosticati, stabilizzati e poi trasferiti in uno dei reparti Covid del
Policlinico Riuniti di Foggia.
Il Pronto Soccorso è, quindi, diviso in due aree. L’area pulita, destinata ai
pazienti non sospetti, utilizza l’accesso ordinario. I pazienti Covid –
accertati o sospetti – accedono con ambulanza alla struttura campale di terapia
sub-intensiva presso l’ingresso posteriore del Pronto Soccorso.