“Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio. In area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Tutte le altre Regioni e Province Autonome in
area gialla“.
Resta il divieto di spostamento tra le regioni, come previsto
dall’ultimo Dpcm. E’ quanto precisato nella conferenza stampa al ministero
della Salute per l’analisi del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.
Il divieto, dunque, resta, nonostante molte regioni siano passate in area
gialla.
Ricorso della Regione Sardegna al Tar contro l’ordinanza del
ministro della Salute Speranza che conferma l’isola in zona arancione. L’ha
annunciato il governatore Christian Solinas. “Difendiamo i legittimi
interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato, che
danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la
Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazione. Oggi tutti gli
indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al
nostro sistema economico e produttivo di continuare il proprio lavoro”.
“L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84. È un risultato
incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di
Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa
è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La
sfida al virus è ancora molto complessa“. Lo scrive su Facebook il
ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Per la mortalità c’è una decrescita
abbastanza lenta. La situazione delle terapie intensive sta però
migliorando. La fascia di età preminente per i ricoveri è quella sopra i 70
anni”.Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio
Brusaferro, alla conferenza stampa per l’analisi dei dati del monitoraggio
regionale della Cabina di regia organizzata dal ministero della Salute.
“L’Italia rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a
livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei”. “Il
rischio è moderato -basso in quasi tutte le regioni. C’è un miglioramento in
termini di impatto sui servizi, ma è contenuto perche le curve decrescono ma
molto lentamente, e questo dopo le misure di mitigazione. Dunque l’epidemia
resta in una fase delicata e non ci dobbiamo rilassare troppo, ma mantenere una
grande attenzione”, ha spiegato Brusaferro.
“La situazione è migliorata. Incidenza e Rt in lieve calo ci dicono che la
tendenza in questo momento è positiva. Ma l’incidenza è tuttavia ancora
elevata e resto alto il numero dei morti. Quindi le misure prese hanno
funzionato anche se si fatica ad abbattere molto l’incidenza di nuovi casi, in
un quadro in cui il virus in Ue circola molto e ci sono varie varianti”.
Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero
della Salute.
Iss: bozza, indice Rt in diminuzione a 0,84 – Nel periodo 06 gennaio –
19 gennaio 2021, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari
a 0,84 (range 0,75- 0,98), “in diminuzione e con il limite superiore del
range sotto l’uno”. E’ quanto evidenzia la bozza del monitoraggio
settimanale della cabina di regia, con dati relativi alla settimana
18/1/2021-24/1/2021 (aggiornati al 27/1/2021).
Questa settimana si continua a osservare un “miglioramento del livello
generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio
basso”.
Così la bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.
Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), 10 con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto) e 10 con rischio basso.
Scende il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o di aree mediche sopra la soglia critica (sono 8 contro le 12 la settimana precedente).
L’occupazione in terapia intensiva a livello nazionale e’ sotto la soglia critica (28%).
Ma sono “forti le variazioni regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza, impongono comunque misure restrittive”.
Lo si legge nella bozza di monitoraggio del
Ministero della Salute-Iss.
Una Regione, il Molise, ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite
inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno
un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno. Lo evidenzia la bozza del
monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della
Salute.
L’Umbria è l’unica Regione che registra
una classificazione complessiva di rischio “alta”,
per tre o più settimane consecutive. Lo evidenzia la tabella relativa agli
indicatori per la valutazione del rischio allegata al monitoraggio settimanale
della cabina di regia. L’indice Rt della Regione, invece, è pari a 0.96
(0.9-1.02).
Sono 13.574 i test positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore,
secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 477. Giovedì i
positivi erano stati 14.372 e i morti 492.
Sono 268.750 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì erano stati 275.179. Il tasso di positività è del 5,05% (era del 5,2%).
I ricoveri in terapia intensiva per il Covid-19 sono in calo di 18 unità nel saldo tra entrate e uscite rispetto a giovedì, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri sono 148. In totale in rianimazione ci sono 2.270 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 20.397 pazienti, in calo di 381 unità rispetto a giovedì. (ANSA)