Nel centro di Viale Di Vittorio non sono stati rilasciati i certificati agli insegnanti, che per questo hanno protestato dopo il sequestro del lotto ABV2856. “La conferma del Dipartimento di Salute della Regione Puglia fa chiarezza sull’iter da adottare”. Due casi anche a Taranto e Bari.
“La certificazione della vaccinazione – contenente tra le altre cose il numero del lotto di appartenenza del vaccino – va consegnata sia alla prima dose che alla seconda. A confermarcelo, interpellato opportunamente, è lo stesso Dipartimento della Salute della Regione Puglia: sorprende invece quanto sta succedendo a Cerignola, all’Ufficio Prevenzione diretto dalla dottoressa Viviana Balena, di cui si sono lette fantasiose e gravi interpretazioni della norma”.
Sono queste le parole del segretario regionale di Cittadinanzattiva Puglia, Matteo Valentino, che interviene sul caos registrato al Centro Vaccinale di Viale Giuseppe Di Vittorio a Cerignola. Molti insegnanti e dirigenti scolastici – preoccupati dalla possibilità di aver assunto, come successo ad altri colleghi cerignolani, il vaccino del lotto ABV2856 poi ritirato per verifiche- hanno scoperto di non aver ricevuto alcuna certificazione che attestasse l’avvenuta vaccinazione.
“Una pratica grave, contro le disposizioni regionali, mentre nel resto d’Italia agli insegnanti, alle forze dell’ordine e agli anziani è stato rilasciato il documento con tutti gli estremi utili e personali. Il Centro Vaccinale di Viale Di Vittorio, invece, ha fatto sapere che tutto verrà rilasciato a fine seconda dose di vaccino o solo su richiesta: si tratta di una presa di posizione su cui il Direttore Generale Vito Piazzolla è chiamato ad intervenire con urgenza”, commenta Matteo Valentino.
“Da parte nostra, invece, sarà immediata una comunicazione urgente all’assessore alla sanità della regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, affinché verifichi come organo politico le procedure che, mai come in questo periodo così delicato, devono essere trasparenti e lineari. Come Cittadinanzattiva registriamo simili condotte in altri due centri vaccinali nell’ASL Taranto e ASL Bari. Il rischio imperdonabile è che comportamenti di questo tipo possano contribuire a far saltare un piano vaccinale che invece è salvifico”, aggiunge Matteo Valentino.
“Ed è sconcertante, che in un’intervista “anonima”, dall’Ufficio Prevenzione di Cerignola diretto dalla Balena si accusi di aver adottato iter non previstichi invece ha consegnato regolarmentele certificazioni. È evidente che urgono provvedimenti da parte della ASL di Foggia per un istantaneo ritorno alla normalità e alla credibilità”, conclude il segretario regionale di Cittadinanzattiva.