Scadrà il 12 maggio prossimo il termine per presentare le candidature all’edizione 2021 di Spighe Verdi.
Spighe Verdi è un programma della Foundation for Environmental Education-FEE Italia realizzato in collaborazione con Confagricoltura.
Nato sei anni fa per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità, il programma è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione.
Dal 2015, Spighe Verdi ha visto crescere nel tempo le adesioni e le
certificazioni: lo scorso anno, nonostante la
pandemia, ha coinvolto 46 Comuni in ben 13 regioni, che hanno ricevuto il riconoscimento
che premia quelli rurali più virtuosi nell’ambito della sostenibilità.
L’agricoltura ha un ruolo determinante nel programma “Spighe Verdi”, poiché è il settore in cui avviene la vera rivoluzione culturale. Assumono tra l’altro rilievo l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
I comuni possono candidarsi direttamente
iscrivendosi sul sito www.spigheverdi.net dal quale è possibile scaricare
il Questionario 2021 e la Procedura Operativa 2021.
I documenti relativi alla candidatura, adeguatamente compilati, dovranno essere poi inoltrati entro il 12 maggio agli uffici di FEE Italia, in forma cartacea. Non saranno ammesse le domande pervenute per posta elettronica o fax. L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, guida da sempre la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di esperti il raggiungimento del risultato finale. La commissione è composta da diversi Enti istituzionali quali il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA; il CNR e Confagricoltura.