Bonito: “Servizi essenziali per gli ultimi, ma anche sinergia con le forze sane della città”. Il vescovo Renna: “Necessario passare dai valori a una architettura”
È nato oggi, grazie alla collaborazione tra Comune di Cerignola, Caritas e la Chiesa locale, il numero verde per i bisognosi e per tutte le persone in condizioni di fragilità: telefonando al recapito 800940174 personale specializzando e formato accoglierà le richieste di aiuto trovando sistemazioni temporanee in attesa di una definitiva presa in carico delle singole istanze.
È questo il senso del PIS – Pronto Intervento Sociale- che ha visto la luce questa mattina con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra Amministrazione Comunale di Cerignola – capofila dell’Ambito Territoriale – e l’associazione Servi Inutili. Presenti alla firma dell’atto il vescovo della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna; il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno; il presidente dell’associazione Servi Inutili, Francesco Cannone; il vicesindaco e assessore al welfare della giunta Bonito, Maria Dibisceglia.
“Quello del Pronto Intervento Sociale è un progetto importantissimo perché – ha spiegato Dibisceglia- garantisce 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, un contatto diretto tra le Istituzioni e il cittadino più fragile che ha esigenze e bisogni immediati. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di insistere sulla creazione di ulteriori servizi pensati e calibrati sulle necessità dei più bisognosi, affrancandoci da una logica esclusivamente assistenzialistica”.
“E’ necessario passare dai valori ad una architettura. Come dice Papa Francesco – ha osservato Sua Eccellenzamons. Luigi Renna- è necessario mettere insieme gli architetti, che sono le Istituzioni, e gli artigiani che lavorano quotidianamente. Fin quando gli artigiani non incontrano gli architetti i valori rimangono inespressi: il Pronto Intervento Sociale è appunto un processo nel quale artigiani e architetti si incontrano per creare un volontariato più maturo e che dà alla politica un volto nuovo”.
Con il PIS, oltre alla costante reperibilità telefonica, si tenterà di contenere situazioni di emergenza attraverso la realizzazione di un intervento in grado di dare assistenza immediata con il sostegno, l’accompagnamento e la mediazione sociale/linguistica/culturale. Per fare questo l’associazione di volontari Servi Inutili metterà a disposizione la Casa della Carità in piano San Rocco, Casa Rosati di piazza Zingarelli e il Centro Diorama in Vico V Addolorata per la gestione delle emergenze e per un primo e temporaneo rifugio.
“La convenzione sottoscritta quest’oggi- dichiara il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito- è fondamentale non solo perché rivolta a chi è considerato ultimo o a chi si trova in condizioni di fragilità, ma anche perché mette in rilievo una sinergia che è alla base di ogni comunità virtuosa. L’impegno dell’amministrazione, dei volontari, della Chiesa, rappresenta una marcia in più per contrastare il disagio e quello tra volontari e amministrazione è un legame che, soprattutto con l’emergenza relativa al Covid, si è strutturato quasi naturalmente. Già da mesi i nostri uffici e la Caritas hanno lavorato fianco a fianco per risolvere le problematiche più disparate: il protocollo firmato oggi è l’inizio di un percorso che dovrà essere centrale nella gestione dei servizi sociali”, conclude il primo cittadino.