Gianfriddo: “Possibilità di dilazione fino a 72 rate”. Bonito: “Evasione grande piaga del nostro territorio”
“Tendiamo la mano ai cittadini che vorranno rimettersi in regola con i pagamenti dopo gli opportuni accertamenti: per questo, come Comune, abbiamo predisposto un insieme di regole per creare una collaborazione con i cittadini improntata alla trasparenza e alla semplificazione consentendo il pagamento anche dilazionato degli importi”. L’assessore al Bilancio del Comune di Cerignola, Pietro Gianfriddo, introduce il nuovo Regolamento Generale delle Entrate Tributarie approvato durante lo scorso consiglio comunale.
“In base all’importo da corrispondere, al cittadino- spiega Gianfriddo- viene concessa una rateizzazione che va da 4 a 72 rate a cadenza mensile. La stessa possibilità è accordata anche con le somme dovute all’Agenzia delle Entrate Servizio Riscossione (ex Equitalia): in questo caso sarà possibile usufruire della dilazione fino a 120 rate dimostrando lo stato di difficoltà economico-patrimoniale”.
Diverse novità sono state introdotte anche nelle cosiddette “liti tributarie”: “Sarà possibile- aggiunge l’assessore al bilancio- raggiungere un accordo col Comune ancor prima di instaurare il contenzioso mediante l’accertamento con adesione, che prevede un corposo abbattimento delle sanzioni che saranno dovute nella misura di un terzo del minimo previsto da legge. Inoltre, prevediamo strumenti di mediazione anche dopo la presentazione del ricorso, ossia prima di procedere alla formale costituzione in giudizio in Commissione Tributaria”. “Grazie al Regolamento Generale delle Entrate Tributarie- conclude il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito- abbiamo costruito ponti d’oro per chi è stato raggiunto dagli accertamenti. Con queste nuove norme andiamo a coniugare due esigenze: il recupero dell’evasione, che è una grande piaga del nostro territorio, e l’attenzione alle eventuali condizioni di difficoltà di chi risulti non in regola con i pagamenti, affinché si possano regolarizzare tutte le posizioni senza gravare in maniera impattante sui contribuenti più fragili”.