Nell’ambito di specifica attività volta al contrasto della criminalità organizzata ramificata nel territorio della Provincia di Foggia, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Foggia, nella prima mattinata di ieri hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato emesso, su richiesta del questore di Foggia, dal Tribunale di Bari – III^ Sezione Penale -Misure di Prevenzione, a carico di una figura criminale molto attiva sul territorio della Capitanata.
Agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia e militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Foggia hanno eseguito il sequestro sul patrimonio di un pregiudicato di Cerignola, costituito da tre immobili, un terreno ed una società operante nel settore del commercio di veicoli.
Il provvedimento di sequestro è stato adottato all’esito di approfondite indagini patrimoniali eseguite dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia e dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale dell’uomo, peraltro noto alle forze dell’ordine per i precedenti penali (estorsione e ricettazione, furto aggravato, truffa e falsità ideologica, interruzione di comunicazioni informatiche, associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, al riciclaggio ed ai furti: 49 solo le autovetture oggetto di furto per un controvalore di oltre 660.000 euro).
Il destinatario dell’attuale misura patrimoniale è da ritenersi, quindi, persona socialmente pericolosa per la legislazione antimafia, avendo, a far data dal 1997, posto in essere sistematicamente i reati lucrogenetici, molti dei quali già esitati in numerose condanne o richieste di rinvii a giudizio.
Il pregiudicato, pur non essendo storicamente inquadrato in un sodalizio criminale organizzato, è da ritenersi di notevole spessore criminale da considerarsi comunque “contiguo”, per i rapporti di parentela con alcuni esponenti del gruppo criminale “Ditommaso”, attivo soprattutto nel territorio di Cerignola.
Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi, avrebbero dimostrato, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2020, la disponibilità diretta e indiretta da parte dell’uomo di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da ritenere che siano stati il profitto di attività illecite o ne possano costituire il reimpiego. Nello specifico, alla luce dell’analisi dei flussi finanziari in entrata (fonti) e in uscita (impieghi), i beni mobili e immobili intestati al cerignolano e ai suoi familiari conviventi non hanno trovato giustificazione nelle modeste risorse economiche a disposizione, sufficienti per il solo sostentamento dell’intero nucleo familiare.
Il Tribunale di Bari, condividendo la ricostruzione patrimoniale fatta dagli investigatori, ha accolto la proposta formulata dal questore di Foggia ed ha ordinato il sequestro dei beni per un valore di circa un milione di euro ritenendo che, “a fronte della sproporzione tra redditi e acquisti effettuati, vi sia una sostanziale continuità nell’attività delinquenziale, l’abitualità della commissione di delitti da parte del proposto e della lucrogenesi degli stessi nel senso che questo viva in tutto o in parte con i relativi proventi”.
Si specifica che, in esito all’udienza fissata dal Tribunale per la discussione sul merito della proposta di sequestro anticipato, il provvedimento odierno potrà essere revocato o confermato con la confisca.
Il risultato odierno conferma il costante coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l’autorità giudiziaria, nella lotta alla criminalità organizzata, rimarcando che la sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi, attraverso strumenti di indagine volti alla confisca di prevenzione dei proventi e dei beni ottenuti da attività delittuose, costituisce obiettivo strategico di primaria importanza per disarticolare le compagini delinquenziali organizzate e reprimere ogni tentativo di infiltrazione e mimetizzazione nell’economia legale.