Tasse sulla casa 2018, quali sono le novità per chi possiede o detiene a qualsiasi titolo un immobile?
Per i proprietari di prime e seconde case in tema di IMU e TASI 2018?
Qual è la tassazione sulle abitazioni principali di lusso, altri immobili come seconde case, negozi, uffici e capannoni, terreni ecc?
Quali sono le scadenze per il pagamento delle 3 imposte?
- Primo acconto o rata unica TASI e IMU: al 18 giugno 2018
- Secondo acconto e conguaglio TASI e IMU al 17 dicembre 2018.
- 2 o 4 rate TARI: fissate da ciascun Comune.
Tasse sulla casa 2018: cos’è la lUC?
La IUC, è stata introdotta dalla legge n. 147/2013 quale nuova tassa sulla casa.
La IUC, imposta comunale unica, è composta da 3 tributi IMU TASI e TARI.
La nuova tassa sulla casa IUC, ha come presupposto di applicazione e quindi di pagamento: Il possesso dell’immobile e l’erogazione dei servizi comunali.
Pertanto nella IUC sono confluite:
- l’Imu, imposta municipale unica con l’esclusione delle abitazioni principali non di lusso;
- la Tari, tassa sui rifiuti, a carico dei contribuenti che di fatto utilizzano l’immobile a qualsiasi titolo sia oneroso che gratuito;
- la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili a copertura dei costi sostenuti dal Comune per l’illuminazione, le strade, i giardini ecc., dovuta dal proprietario dell’immobile, nel caso in cui l’immobile non sia un’abitazione principale.
Per quanto riguarda il termini di presentazione della dichiarazione Iuc, la scadenza prevista è il 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali.
In merito invece alla scadenza IUC 2018 è:
- Primo acconto o rata unica TASI e IMU: al 18 giugno 2018
- Secondo acconto e conguaglio TASI e IMU al 17 dicembre 2018.
- 2, 3 o 4 rate TARI: ogni Comune può decidere in quante rate far pagare la tassa sui rifiuti.
Il versamento entro le suddette scadenze, va effettuato dai contribuenti utilizzando il modello F24 Agenzia delle Entrate, bollettino di conto corrente o altre modalità di pagamento elettronico autorizzate.
Tasse sulla casa: Tari 2018 come si calcola?
La TARI 2018, è l’imposta destinata alla copertura dei costi sostenuti dal Comune per la raccolta e smaltimento rifiuti, dovuta dai contribuenti che occupano o possiedono locali a qualsiasi titolo indipendentemente dall’uso a cui sono adibiti.
E’ prevista però l’esenzione TARI 2018 per le sole aree scoperte pertinenziali o accessorie non operative come giardini condominiali, cortili, ecc e le parti comuni dell’edificio non detenute o occupate in via esclusiva (ad esempio, tetti e lastrici solari, scale, aree destinate al parcheggio).
Il calcolo TARI 2018 viene effettuato considerando la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria assoggettabile al tributo, ossia, sulla superficie calpestabile.
Rimandata quindi, la messa a punto della nuova procedura di concerto tra l’Agenzia delle Entrate e Comuni, che avrebbe dovuto utilizzare come base di calcolo per determinare l’imposta TARI, l’80% della superficie catastale.
Per le unità immobiliari diverse da quelle a destinazione ordinaria, la superficie assoggettabile alla Tari rimane quella calpestabile.
Riduzioni tariffarie TARI 2018, sono deliberate dai singoli Comuni, che hanno quindi la facoltà di poter introdurre riduzioni per chi occupa da solo un’abitazione, per chi occupa un locale solo per un periodo ridotto nel corso dell’anno, per le famiglie numerose e a basso reddito ecc.
E’ previsto inoltre un aumento Tari del 20%, nei casi di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o qualora sia gravemente carente, mentre non potrà superare il 40% nelle zone in cui non viene effettuata la raccolta.
Sono invece previste riduzioni TARI 2018 per le zone in cui le utenze domestiche effettuino la raccolta differenziata.
Tasse sulla casa: Tasi 2018 cos’è e come funziona?
La TASI 2018, è l’imposta che copre i costi per i servizi comunali rivolti alla collettività, come per esempio la manutenzione delle strade, giardini e illuminazione.
Il presupposto per l’applicazione della TASI 2018 è cambiata per effetto della Legge di Stabilità 2016 che ha previsto l’abolizione TASI sulla prima casa non di lusso, anche per gli affittuari che assumono l’immobile come abitazione principale.
Per cui per gli immobili affittati con specifico contratto di locazione registrato a norma di legge, la Tasi non è più dovuta dal locatario, ossia, dall’affittuario del locale o casa per tutta la durata del contratto, dalla stipula alla riconsegna del fabbricato e la sua quota, diventa a carico del proprietario.
Stessa esenzione, anche per gli immobili dati in comodato d’uso ai parenti di primo grado con ISEE inferiore a 15.000 euro.
La base imponibile per calcolare la TASI 2018, è quella prevista per l’Imu, il cui calcolo si basa sul valore catastale dell’immobile mentre l’aliquota TASI sarà pari all’1 per mille che però può essere alzata o diminuita fino al suo completo azzeramento dal Comune che però deve rispettare il vincolo in base al quale la somma delle aliquote di Tasi e Imu non deve superare, per ciascuna tipologia di immobile, l’aliquota massima consentita per l’Imu, ossia, aliquota Tasi non oltre il 2,5 per mille mentre per i fabbricati rurali strumentali, l’aliquota non può eccedere l’1 per mille.
Il Comune può stabilire poi eventuali riduzioni – esenzioni TASI 2018.
Tassazioni sulla casa 2018: Tari e Tasi, tariffe in un regolamento comunale
Sempre in merito alle nuove tasse sulla casa 2018, ogni Comune deve inoltre prevedere e approvare con specifica delibera, il regolamento TARI e il regolamento TASI circa i criteri di determinazione delle tariffe, la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti, le eventuali riduzioni ed esenzioni che tengano conto della capacità contributiva determinata sul nuovo calcolo Isee 2018, le categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare eventuali riduzioni, in caso di difficoltà a individuare le esatte superfici ove si formano tali rifiuti.
Riguardo alla Tasi, il regolamento deve determinare le riduzioni e individuare i servizi indivisibili, con i relativi costi.
Tassa sulla casa: IMU 2018
Per l’IMU 2018 ossia, l’imposta municipale unica il cui presupposto di applicazione ricordiamo rimane il possesso dell’immobile, rimangono fissate le seguenti scadenze: 16 giugno e 16 dicembre 2018 per la seconda casa e immobili commerciali, terreni, negozi ecc mentre non si applica sulle abitazioni principali e relative pertinenze, ad eccezione delle prime case se accatastate come A/1, A/8 e A/9, che fruiscono dell’aliquota ridotta e della detrazione di 200 euro.
Novità IMU 2018: grazie alla Legge di Stabilità 2016, i proprietari di casa che affittano a canone concordato, possono usufruire di uno sconto del 25% sull’Imu riguardante l’abitazione data in locazione. Inoltre, per il coniuge separato niente IMU, se lascia la casa coniugale per andare in affitto, avrà diritto all’abolizione delle imposte, per cui sarà esente dal pagamento di IMU e TASI sulla prima casa.
Altra novità riguarda l’IMU terreni agricoli, per la quale ritorna la differenziazione tra terreni di montagna esenti dall’imposta e terreni parzialmente montani e pianura, assoggettati all’imposta municipale ma esenti se posseduti o condotti da IAP o coltivatori diretti, per maggiori informazioni leggi esenzione terreni agricoli 2018.
Sui redditi derivati da case non affittate ubicate nello stesso comune in cui si trova l’abitazione principale e assoggettate all’IMU, è dovuta l’Irpef nella misura del 50%.
Esenzioni IMU 2018, decise sempre dai Comuni potranno prevedere delle riduzioni IMU per i proprietari o gli usufruttuari anziani o disabili che trasferiscono la propria residenza presso istituti di ricovero, per i cittadini italiani non residenti, per la casa concessa in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado e da questi utilizzata come abitazione principale, per le case di proprietà di cooperative edilizie assegnate ai soci che le destinano ad abitazione principale, alloggi sociali, casa assegnata al coniuge separato, unico immobile posseduto dal personale delle forze armate o delle forze di polizia, fabbricati rurali a uso strumentale.