Bonito: “Abbiamo avuto una risposta immediata ed operativa al nostro appello”
I carabinieri attiveranno rapidamente un servizio straordinario di pattugliamento in concomitanza all’orario di chiusura dei negozi di Cerignola con l’evidente obiettivo di prevenire furti e rapine.
È una delle azioni concrete ed immediate messe in campo dalla Squadra Stato per restituire sicurezza e serenità alla comunità cerignolana, annunciate oggi durante la riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
L’iniziativa del prefetto Maurizio Valiante ha fatto seguito alla lettera-appello del sindaco di Cerignola Francesco Bonito in cui si denunciava una preoccupante recrudescenza criminale e la necessità di interventi utili anche ad attenuare la diffusa preoccupazione e la crescente insicurezza, particolarmente dei commercianti.
Lo stesso prefetto ha rassicurato il primo cittadino che, a brevissimo, si farà personalmente latore della richiesta al Ministero dell’Interno di attivare tutto quanto necessario a far diventare di prima classe il Commissariato cerignolano della Polizia di Stato, che già oggi può contare su un numero di operatrici e operatori superiore ad altri presidi territoriali.
“Il fatto stesso che il prefetto ci abbia ricevuto a meno di 24 ore dalla ricezione della mia lettera testimonia quanta e quale attenzione si abbia nei confronti della comunità di Cerignola”, ha commentato il sindaco Francesco Bonito all’esito dell’incontro, a cui hanno partecipato anche l’assessora alla Sicurezza Teresa Cicolella e il comandante della Polizia Locale, Michele Dalessandro.
“Abbiamo avuto rassicurazioni sulla pianificazione ed attuazione a breve di ulteriori interventi sul campo anche da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza sulla cui efficacia non ho motivo di dubitare. È stata unanimemente esclusa la matrice mafiosa degli ultimi episodi criminosi – ha aggiunto il sindaco – il che riconduce la recrudescenza anche ai problemi sociali ed economici da cui è afflitta la nostra comunità, al pari di tantissime altre in Puglia e nel Sud. Una presa d’atto che ci induce a moltiplicare gli sforzi per migliorare le politiche sociali e, soprattutto, incrementare gli investimenti produttivi capaci di generare lavoro e indotto”.