Cerignola per il “dopo di noi”:sala conferenze gremita per l’avvio del percorso di partecipazione

Maria Dibisceglia: “Uno dei momenti più emozionanti da quando ricopro questo ruolo, mai vista così tanta voglia di fare squadra.”
Rosa Barone: “La Regione è pronta a sostenere i progetti che emergeranno da questa bellissima e vitale discussione.”

È partito il percorso di partecipazione dedicato al “dopo di noi”, realizzato dal Comune di Cerignola, grazie al finanziamento dell’avviso pubblico #Pugliapartecipa – dell’Assessorato regionale al Welfare.

Ed è partito come meglio non si poteva: sala conferenze gremita, con istituzioni, associazioni e, soprattutto, portatori di interesse pronti a mettersi in gioco per tracciare un percorso comune che porti a ricadute positive sulla comunità e sul territorio.

A guidare le riflessioni del primo incontro sono stati gli interventi tecnici sulla legge “Dopo di noi”, approvata nel 2016, di Maria Dibisceglia, vicesindaca del Comune di Cerignola, e Rosa Barone, assessora regionale al Welfare.

Le due figure istituzionali hanno disegnato il percorso legislativo che ha portato la Regione Puglia a puntare su progetti di vita indipendente, anche grazie alla grandissima opportunità fornita dal PNRR.

È toccato poi ad Antonio Giampietro, garante regionale dei Diritti dei disabili, delineare la necessità di scommettere sulle capacità, le competenze e la voglia di immaginare il futuro da parte dei disabili e garantendo di essere in prima linea per supportare associazioni, terzo settore, famiglie nello scardinare pregiudizi ed ostacoli.

Ci ha pensato, infine, Sara Ciafardoni, meglio conosciuta come “laSarabooks”, scrittrice di fama nazionale, tiktoker e bookstagrammer, a scuotere le coscienze dei presenti, ricordando due concetti fondamentali: “A salvarmi, a permettermi di costruire il mio personale “dopo di noi” sono state la mia famiglia e l’istruzione. Impugnare una penna o riuscire a non cadere nella facile trappola dell’autocommiserazione cambiano le nostre prospettive, forgiano disabili forti. Si, disabili, che non è una parolaccia e non è un vanto, è una realtà e in quanto tale va accettata e coltivata.”

“Sara mi ha scosso, sarebbe superfluo aggiungere altro. Ci ha trasmesso speranza, che vogliamo far crescere con questo progetto. Sono veramente sicura che il risultato sarà un aiuto concreto per progetti a lungo termine, con ricadute strutturali e positive sul territorio, seguendo le linee tracciate oggi. Ne sono sicura!” Dichiara Maria Dibisceglia.

“Era doveroso essere qui perché so delle difficoltà che il territorio vive nell’aprirsi ai molti bandi che, ad esempio, il Comune mette a disposizione della cittadinanza, non per scarsa sensibilità o mancanza di comunicazione, e oggi ne abbiamo la prova: è la paura, spesso, a frenare le famiglie. Non si è mai pronti a lasciar andare eppure bisogna farlo, perché da questa parte, dalla parte delle istituzioni, c’è una rete eccellente che è pronta ad accompagnare semplicemente ragazze e ragazzi che ancora non hanno espresso le loro potenzialità. Noi vogliamo aiutarli a metterle a frutto. La Regione sta puntando moltissimo sui progetti di vita indipendente, e sarà pronta a sostenere anche i frutti di questo lavoro!” Conclude Rosa Barone, assessora regionale al Welfare.