Intervenuti presso l’abitazione del padre di C.M., classe 1976, su segnalazione di una lite familiare, gli Agenti verificavano che il C. aveva effettivamente aggredito sia il padre che la convivente che proprio presso il genitore si era rifugiata.
Visto lo stato di alterazione e il ripetuto uso della forza da parte del predetto, era necessario l’intervento di una pattuglia della Guardia di Finanza.
Anche per le ripetute minacce agli Agenti il C.M. veniva arrestato e condotto presso la Casa Circondariale a disposizione della locale Procura della Repubblica, che in seguito ne disponeva dopo la convalida dell’arresto la scarcerazione e la sottoposizione all’obbligo di firma.